28 Luglio 2018: FONTE – LEGIONE CARABINIERI “ABRUZZO E MOLISE” Comando Provinciale di Chieti –
CONTROLLI A TAPPETO DEI CARABINIERI.
Continua l’impegno della Compagnia Carabinieri di Chieti nell’attività preventiva e repressiva nell’ambito del territorio, in particolare a Francavilla al mare e San Giovanni Teatino, da sempre punti nevralgici, con lo scopo di prevenire e scoraggiare le irregolarità che si verificano e aumentano nel periodo estivo. Sono stati disposti diversi posti di blocco volti al controllo della circolazione stradale nei Comuni citati da parte di un folto contingente di militari appartenenti alle Stazioni della Compagnia con l’ausilio del Nucleo Carabinieri Cinofili e del Nucleo Operativo e Radiomobile. Sono state controllate circa 90 persone, 50 automezzi, con 4 perquisizioni effettuate, accertate 15 violazioni al Codice della Strada, due patenti ritirate per una somma totale di 38 punti decurtati e circa 3.500 euro di contravvenzione. Particolare attenzione è stata dedicata alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’influenza di sostanze stupefacenti al fine di garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
L’obiettivo è garantire a residenti e vacanzieri un’estate sicura, attraverso servizi espletati soprattutto nelle località ricadenti lungo la fascia costiera, luogo di maggior concentrazione di turisti, di giovani e di numerosi locali di intrattenimento, dove si riversa la movida soprattutto durante le ore notturne.
PUNTA IL COLTELLO ALLA GOLA DEL PADRE: ARRESTATO DAI CARABINIERI DI VILLMAGNA.
Ormai non ne poteva più di quel figlio alcolizzato e violento, ma esitava a denunciarlo credendo di poterlo un giorno recuperare: tre anni di vessazioni, aggressioni verbali e fisiche sino a quando una sera M.A., 36enne disoccupato di Ripa Teatina, in preda ai fumi dell’alcol, minaccia il padre mandando in frantumi il vetro di una porta di casa. Intervengono i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Chieti che mandano una prima relazione in Procura. Successivamente i Carabinieri di Villamagna iniziano ad indagare e scoprono che la famiglia era stata oggetto di attenzione anche da parte dei Servizi Sociali del Comune: acquisiscono le testimonianze e le relazioni dalle quali emerge un fortissimo disagio della famiglia, da tre anni ostaggio di quel figlio alcolizzato e tossicodipendente. Viene fuori anche che più volte sia il padre che la sorella erano stati oggetto di minacce da parte di M.A. e che le richieste di denaro erano a volte esigue, ma in altri casi arrivavano anche a 300/500 euro e se non venivano soddisfatte, scattavano botte e minacce per padre e sorella. Questo fino ad una sera di aprile, quando la pattuglia di militari di Villamagna interviene per l’ennesimo litigio durante il quale M.A., puntando un coltello alla gola del padre manaccia di ucciderlo.
Su richiesta dei militari al P.M. Dott. Giuseppe Falasca, il G.I.P. Dott. ssa Isabella Allieri ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del ragazzo, per estorsione e rapina, eseguito ieri mattina dai Carabinieri della Stazione di Villamagna, che lo hanno accompagnato direttamente in carcere in via Madonna del Freddo.
SI APPARTA IN MACCHINA CON UNA GIOVANE DONNA CHE LO DERUBA: I CARABINIERI LA IDENTIFICANO E LA DENUNCIANO.
E’ costata cara la voglia di compagnia di un arzillo vecchietto in cerca di avventura. Angelo, 70enne residente nel teatino, con la passione di internet, si mette alla ricerca di amicizie femminili su un noto sito di incontri via web: conosce una giovane straniera di 35 anni dalla foto molto carina, che lo colpisce per i suoi modi gentili e affettuosi. Dopo pochi giorni di chat, i due decidono di fissare un incontro vis a vis per approfondire la conoscenza: l’uomo si presenta con la propria macchina a prendere la ragazza da subito molto disinvolta e premurosa e i due si recano nei pressi della Villa Comunale a Chieti per stare tranquilli in un assolato pomeriggio. Segue un breve scambio di effusioni, poi Angelo riaccompagna la donna alla stazione ferroviaria, ma si accorge di non avere più la catenina d’oro che aveva al collo. Prova a richiamarla, ma al telefono risponde un uomo che dice di essere il fidanzato della ragazza. Angelo a quel punto capisce di essere stato vittima di un furto e il giorno seguente trova il coraggio di presentare denuncia presso i Carabinieri di Chieti Principale così partono le indagini. I militari cercano di identificare la ladra, che, sfortunatamente per lei, aveva commesso un errore: aveva dato ad Angelo il numero di cellulare a lei intestato. Una volta ottenuto il nome i Carabinieri hanno comparato la foto del social network con quella presente nelle Banche Dati, perché la donna era già nota alle Forze di Polizia e l’hanno denunciata a piede libero per furto aggravato.
TESTO DI PROPRIETA’ – LEGIONE CARABINIERI “ABRUZZO E MOLISE” Comando Provinciale di Chieti –