SPACCIO DI COCAINA AL LIDO DI FANO: CARABINIERI ARRESTANO “TANI L’ALBANESE”

05 Luglio 2018: FONTE – LEGIONE CARABINIERI “MARCHE” Compagnia di Fano –

Prosegue l’azione di contrasto dei carabinieri della compagnia di Fano agli spacciatori della movida estiva. Dopo l’arresto di domenica scorsa del 22enne romano K.B., a finire in manette è stato D.X., 33enne albanese disoccupato con piccoli precedenti, da tutti conosciuto come Tani l’albanese del lido. L’uomo, anche in questo caso, aderendo a più gruppi WhatsApp utili a fornire una rete di allarme circa la presenza delle forze di polizia, si sentiva protetto ma il soccorso “social” non è stato sufficiente ad evitargli l’arresto.

I carabinieri del nucleo operativo e della stazione di Fano erano giorni che tenevano sotto controllo la sua abitazione dopo che era stato segnalato lo strano andirivieni del giovane albanese che, a tutte le ore del giorno ma, soprattutto, della notte, a piedi o in bicicletta, raggiungeva il vicino piazzale Calafati dove ad attenderlo per un fugace incontro, c’erano uomini o donne di tutte le età e della più varia estrazione sociale. Oltre ai WhatsApp lo spacciatore utilizzava un altro stratagemma camminando sempre vicino all’argine del Porto Canale pronto a disfarsi dello stupefacente in caso di controllo.

La scorsa sera, al termine di un prolungato servizio di appostamento, “Tani” è stato visto uscire di casa e, seguendo il solito copione, raggiungere un’auto con a bordo una 38enne fanese. Non appena lo spacciatore ha raggiunto il finestrino dell’auto, i carabinieri lo hanno bloccato e trovato in possesso della classica pallina di cocaina da 0.8 grammi confezionata nel cellophane termosaldato. La donna ha immediatamente ammesso di essere una cliente abituale di “Tani”; non avrebbe potuto fare altrimenti anche perché i tabulati telefonici e le conversazioni WhatsApp erano emblematiche. Dopo un’accurata perquisizione dell’abitazione di Tani, che nel frattempo si era chiuso in un ostinato silenzio, i militari hanno rinvenuto, abilmente occultate, altre tre dosi di cocaina già pronte per lo spaccio ed un altro involucro contenente cocaina ancora da tagliare del peso di 10 grammi oltre a buste di cellophane con i classici ritagli circolari, una bilancia di precisione e 1.300 € in banconote di piccolo taglio che lo spacciatore, disoccupato, non ha saputo giustificarne la provenienza.

Dopo una notte trascorsa nelle camere di sicurezza, D.X. è stato giudicato con rito per direttissima dal giudice del Tribunale di Pesaro che, oltre a convalidare l’arresto, lo ha condannato alla pena di 8 mesi reclusione e lo ha rimesso in libertà perché ritenuto non pericoloso.

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – LEGIONE CARABINIERI “MARCHE” COMPAGNIA DI FANO –

 

 

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