28 Giugno 2018: FONTE – Comando Generale della Guardia di Finanza –
CON LA CONSEGNA DELLE “MINERVE” AGLI UFFICIALI DEL 45° CORSO SUPERIORE, SI CHIUDE A ROMA L’ANNO ACCADEMICO 2017/2018 DELLA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO- FINANZIARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA.
PRESENZIA IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, PROF. GIOVANNI TRIA.
Si è chiuso oggi l’Anno Accademico della Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza. La cerimonia si è tenuta questa mattina a Roma, presso la caserma “Sante Laria”, alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria, e del Comandante Generale del Corpo, Gen.C.A. Giorgio Toschi.
Tra i momenti centrali dell’evento, la consegna dei diplomi di merito e delle “Minerve” agli 8 Ufficiali frequentatori del 45° Corso Superiore, i quali, dopo due anni di studi approfonditi, potranno, a partire da oggi, fregiare le proprie uniformi con il distintivo raffigurante la testa della dea Minerva (dea romana simbolo della saggezza e dell’ingegno), rappresentativo dell’ambìto titolo conseguito: quello di “polizia economico-finanziaria”, riservato a pochi Ufficiali – vincitori di un concorso interno per titoli ed esami – i quali, nel biennio di alta qualificazione, hanno potuto perfezionare le proprie conoscenze giuridiche ed economiche, sviluppando nel contempo capacità organizzative e competenze manageriali. Tutti quei requisiti necessari non solo per ricoprire incarichi di alta responsabilità all’interno della Guardia di Finanza, ma anche per condurre efficacemente le investigazioni più complesse a contrasto delle grandi frodi fiscali, delle indebite percezioni di finanziamenti pubblici, della corruzione, dell’inquinamento dei mercati ad opera delle organizzazioni criminali e di ogni altro illecito in grado di compromettere le libertà economiche costituzionalmente garantite. Fenomeni nei cui confronti la GdF opera trasversalmente e che, per la loro capacità di alimentarsi vicendevolmente e di evolversi con rapidità, sono da combattere, prima di tutto, con l’“arma” della preparazione professionale.
È per questa ragione che il Comandante Generale Toschi, riconosce alla formazione delle Fiamme Gialle un ruolo fondamentale, ritenendola un’esigenza prioritaria su cui il Corpo ha da sempre investito e continuerà a investire, con rinnovato vigore, anche nel futuro: “Il processo di formazione – ha, infatti, affermato nel suo intervento il Generale Toschi – deve accompagnare l’intera vita lavorativa di ciascun appartenente al Corpo. A partire dagli Istituti di Istruzione dove, unitamente all’insegnamento delle nozioni di ordine economico e giuridico, si persegue il delicato compito di infondere in ogni frequentatore quei valori etico-morali da sempre patrimonio prezioso dell’Istituzione.
Per poi proseguire, nella successiva fase dell’impiego in servizio operativo, secondo itinerari addestrativi innovativi sia a livello centrale che periferico, finalizzati al conseguimento di specializzazioni, abilitazioni e, in generale, di un incremento trasversale delle conoscenze. Tutto ciò secondo un vero e proprio modello di formazione permanente, continuamente affinato anche in termini di offerta didattica, potenziata soprattutto da un punto di vista qualitativo”.
Dopo l’intervento del Comandante Generale della GdF, ha preso la parola il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Prof. Giovanni Tria, il quale, nella sua prolusione ha evidenziato come, “perseguendo gli obiettivi
di specializzazione e alta formazione, la Guardia di Finanza sia riuscita a fornire la risposta più avanzata all’esigenza di formare professionalità capaci di esplorare e interpretare eventi complicati ed assai eterogenei, che possono investire e compromettere gli interessi economico – finanziari del Paese e quindi ostacolare o rallentare la crescita e lo sviluppo dell’economia nazionale.
La Scuola di Polizia Economico – Finanziaria costituisce la punta di diamante in questo percorso.
L’impegno formativo – ha proseguito il Ministro – è svolto nella piena consapevolezza che la legalità, la giustizia e l’equità del sistema tributario, la tutela dei consumatori e dei risparmiatori rappresentano una risorsa da tutelare perché in loro assenza non c’è democrazia, non c’è uguaglianza, non c’è dignità della persona. Occorre quindi continuare a spezzare le catene della corruzione e della complicità.”
Il 45° Corso Superiore, tra l’altro, si connota per una novità rispetto ai precedenti, essendo il primo ad aver assunto la denominazione di “polizia economico-finanziaria” in luogo della locuzione di “polizia tributaria”. E non si tratta di mera questione terminologica: col nome cambia anche l’intero percorso didattico, modificato in modo da segnare definitivamente l’adeguamento degli iter formativi della Scuola alle rinnovate sfide che il Corpo è chiamato ad affrontare, spesso incardinate in complessi scenari economico-finanziari. “Una tappa storica” – così l’ha definita il Comandante Generale – che arricchisce ulteriormente un passato di intramontabili tradizioni, caratterizzato dall’incondizionato impegno di generazioni di Fiamme
Gialle, talvolta spinto sino all’estremo sacrificio. Valori, tra l’altro, celebrati in un filmato – realizzato da Rai Storia e proiettato nel corso dell’evento di questa mattina – sulla “Battaglia del solstizio”, condotta sul Piave, dal 21 giugno al 5 luglio 1918, dai Finanzieri del VII battaglione mobilitato. È proprio in onore di quelle gesta in cui migliaia di finanzieri persero la vita – che l’Anniversario di Fondazione della Guardia di Finanza è stato definitivamente fissato alla data del 21 giugno.
Gli 8 ufficiali neo-titolati nei prossimi giorni andranno a rafforzare le sedi di l’Aquila, Firenze, Bologna,
Milano, Roma, Genova, Palermo e Napoli.
DISCORSO DEL GENERALE COMANDANTE
AUTORITÀ, GENTILI OSPITI, CARI FREQUENTATORI DEI CORSI, BENVENUTI A QUESTA CERIMONIA DI CHIUSURA DELL’ANNO DI STUDI 2017/2018 DELLA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA, CHE SI SVOLGE IN VIDEOCONFERENZA CON TUTTI I COMANDI DI 2° LIVELLO E CON GLI ISTITUTI D’ISTRUZIONE, A CUI INVIO UN CORDIALE SALUTO UNITAMENTE AL PIÙ VIVO APPREZZAMENTO PER LA MERITORIA ATTIVITÀ CHE GIORNALMENTE SVOLGONO AL SERVIZIO DEL PAESE.
A LEI, SIGNOR MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, RIVOLGO UN SENTITO RINGRAZIAMENTO PER L’ALTISSIMO ONORE CHE HA VOLUTO RISERVARE AL CORPO.
LA SUA AMBITA PRESENZA È, PER NOI TUTTI, MOTIVO DI PROFONDO ORGOGLIO E SODDISFAZIONE E TESTIMONIA LA GRANDE CONSIDERAZIONE RIVOLTA AD UN SETTORE CHE RITENIAMO ASSOLUTAMENTE CENTRALE NELLA VITA DELLA NOSTRA ISTITUZIONE: MI RIFERISCO ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE.
UN TEMA, QUESTO, CHE SO ESSERLE PARTICOLARMENTE CARO, SIGNOR MINISTRO, ANCHE PERCHÉ – MI FA PIACERE RICORDARLO PROPRIO IN QUESTA SEDE – PRIMA DI ASSUMERE L’ATTUALE ONEROSO E DELICATO INCARICO LEI HA RICOPERTO PRESTIGIOSI RUOLI IN AMBITO ACCADEMICO, TRA I QUALI QUELLO DI PRESIDE DELLA FACOLTÀ DI ECONOMIA DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA” E DI PRESIDENTE, PER PIÙ DI SEI ANNI, DELLA SCUOLA NAZIONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CHE
SELEZIONA E FORMA LA CLASSE DIRIGENTE PUBBLICA ITALIANA. AL TERMINE DELL’ODIERNA CERIMONIA VERRANNO CONSEGNATI AD OTTO UFFICIALI SUPERIORI DEL CORPO I DISTINTIVI CHE ATTESTANO IL SUPERAMENTO DELL’IMPEGNATIVO BIENNIO DI ALTA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE, GIUNTO QUEST’ANNO ALLA SUA 45^ EDIZIONE.
UN’OCCASIONE CHE, RISPETTO ALLE PRECEDENTI, PUÒ ESSERE CONSIDERATA UNA PIETRA MILIARE NEL PROCESSO EVOLUTIVO DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA, SEGNANDO DEFINITIVAMENTE L’ADEGUAMENTO DEI PERCORSI DIDATTICI DELLA SCUOLA ALLE RINNOVATE SFIDE CHE IL CORPO SI TROVA A FRONTEGGIARE, CONNESSE A SCENARI ECONOMICO-FINANZIARI SEMPRE PIÙ COMPLESSI ED IN CONTINUA EVOLUZIONE.
UNA TAPPA STORICA, QUINDI, CHE ARRICCHISCE ULTERIORMENTE UN PASSATO DI NOBILI E INTRAMONTABILI TRADIZIONI, SEGNATO DALL’INCONDIZIONATO IMPEGNO DI GENERAZIONI DI FIAMME GIALLE, TALVOLTA SPINTO SINO ALL’ESTREMO SACRIFICIO.
VALORI CHE ABBIAMO VOLUTO CELEBRARE NEL FILMATO POC’ANZI PROIETTATO, DEDICATO ALLA MEMORABILE IMPRESA CONDOTTA, DAL 21 GIUGNO AL 5 LUGLIO 1918, SUL PIAVE, DAI FINANZIERI DEL VII BATTAGLIONE MOBILITATO, IN QUELLA DA TUTTI CONOSCIUTA COME LA “BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO”.
IN ONORE DI QUELLE EROICHE GESTA, PER LE QUALI VENNE CONCESSA ALLA BANDIERA DI GUERRA DEL CORPO LA PRIMA MEDAGLIA AL VALOR MILITARE, LA CELEBRAZIONE DELLA FESTA ANNIVERSARIA DELLA GUARDIA DI FINANZA È STATA DEFINITIVAMENTE FISSATA AL 21 GIUGNO DI OGNI ANNO.
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COME LE È CERTAMENTE NOTO, SIGNOR MINISTRO, LA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA RAPPRESENTA DA SEMPRE IL POLO DI RIFERIMENTO NAZIONALE E, NEGLI ULTIMI ANNI, ANCHE INTERNAZIONALE, NELLA POST-FORMAZIONE E NELL’ALTA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE NELL’AMBITO DELLE DISCIPLINE ECONOMICO-FINANZIARIE.
NE È RIPROVA IL RINNOVO LO SCORSO ANNO DEL PROTOCOLLO D’INTESA STIPULATO CON L’ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO, CHE HA CONFERMATO IL RUOLO DELLA SCUOLA QUALE “ACCADEMIA INTERNAZIONALE PER LE INVESTIGAZIONI SUI CRIMINI ECONOMICO-FINANZIARI”.
SI TRATTA, INFATTI, DELL’UNICO CENTRO ADDESTRATIVO COMUNE NELL’AREA OCSE CHE, ATTRAVERSO L’EROGAZIONE DI CORSI IN MATERIA DI RICICLAGGIO, INDAGINI FINANZIARIE, TECNICHE INVESTIGATIVE PER LA REPRESSIONE DEI REATI TRIBUTARI, OLTRE CHE DI ANALISI DIGITALE FORENSE, MIRA A FORMARE UNA NUOVA GENERAZIONE DI INVESTIGATORI, PER REALIZZARE UN FRONTE INTERNAZIONALE UNICO NEL CONTRASTO A FENOMENI ILLEGALI SEMPRE PIÙ A CARATTERE TRANSNAZIONALE.
AL CONSEGUIMENTO DI UN OBIETTIVO COSÌ AMBIZIOSO TENDONO, INVERO, MOLTE DELLE INIZIATIVE DIDATTICHE AVVIATE, NEGLI ULTIMI ANNI, NELLE AULE DELLA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA, ALLO SCOPO DI FAVORIRE LA CREAZIONE DI UNA CULTURA DI INTELLIGENCE CONDIVISA A LIVELLO GLOBALE, BASATA SULLO SVILUPPO DELLE MIGLIORI TECNICHE D’INDAGINE ADOTTATE DALLE FORZE DI POLIZIA E DALLE AGENZIE DI UN NUMERO VIEPPIÙ CRESCENTE DI PAESI.
UN PASSAGGIO INDISPENSABILE PER LA DIFFUSIONE DI UNA MENTALITÀ INVESTIGATIVA COMUNE, CHE CONSENTA DI FORNIRE RISPOSTE CONCRETE A FENOMENOLOGIE CRIMINALI SEMPRE PIÙ ARTICOLATE, IN GRADO DI TRAVALICARE CON ESTREMA FACILITÀ I SINGOLI CONFINI NAZIONALI E DI DANNEGGIARE PESANTEMENTE L’INTERO CIRCUITO PRODUTTIVO ED I LIVELLI OCCUPAZIONALI CHE ESSO GARANTISCE.
FENOMENI QUALI LE FRODI FISCALI, LE INDEBITE PERCEZIONI DI FINANZIAMENTI PUBBLICI, L’INQUINAMENTO DEI MERCATI DA PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI E OGNI ALTRO ILLECITO IN GRADO DI COMPROMETTERE LE LIBERTÀ ECONOMICHE, SANCITE DALLA COSTITUZIONE, SI ALIMENTANO A VICENDA E SI EVOLVONO RAPIDAMENTE PER SFRUTTARE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAI PROCESSI DI GLOBALIZZAZIONE.
TALI CONDOTTE, SEMPRE PIÙ ARTICOLATE, PLURIOFFENSIVE E CONNOTATE DALLA POSSIBILITÀ DI AVVALERSI DI UN MAGGIORE LIVELLO DI ANONIMATO, SE NON ADEGUATAMENTE FRONTEGGIATE RISCHIANO DI MINARE LE FONDAMENTA STESSA DELLA SOCIETÀ CIVILE.
OCCORRE, PERTANTO, UN’AZIONE SISTEMATICA E RIGOROSA, TESA AD ASSICURARE QUELLE CONDIZIONI DI LEGALITÀ IDONEE A FAVORIRE IL PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE.
MA CIÒ PUÒ AVVENIRE SOLO SE SAREMO IN GRADO DI MANTENERE UNA PROFESSIONALITÀ E UNA CULTURA COSTANTEMENTE AGGIORNATE ED AL PASSO CON I TEMPI.
PER TALE RAGIONE IL CORPO HA INVESTITO E CONTINUERÀ AD INVESTIRE LE SUE MIGLIORI RISORSE ED ENERGIE NELLA FORMAZIONE.
UN ASPETTO, QUESTO, CHE RITENGO IMPRESCINDIBILE PER DOTARE IL NOSTRO PERSONALE DEGLI STRUMENTI PIÙ ALL’AVANGUARDIA E DELLE COMPETENZE NECESSARIE A FORNIRE RISPOSTE COERENTI ED UNITARIE NEL CONTRASTO AD OGNI CRIMINE ECONOMICO-FINANZIARIO, CON BENEFICI PER LA SICUREZZA DI TUTTI.
L PROCESSO DI FORMAZIONE DEVE ACCOMPAGNARE L’INTERA VITA LAVORATIVA DI CIASCUN APPARTENENTE AL CORPO.
A PARTIRE DAGLI ISTITUTI DI ISTRUZIONE DOVE, UNITAMENTE ALL’INSEGNAMENTO DELLE NOZIONI DI ORDINE ECONOMICO E GIURIDICO, SI PERSEGUE IL DELICATO COMPITO DI INFONDERE IN OGNI FREQUENTATORE QUEI VALORI ETICO-MORALI DA SEMPRE PATRIMONIO PREZIOSO DELL’ISTITUZIONE.
PER POI PROSEGUIRE, NELLA SUCCESSIVA FASE DELL’IMPIEGO IN SERVIZIO OPERATIVO, SECONDO ITINERARI ADDESTRATIVI INNOVATIVI SIA A LIVELLO CENTRALE CHE PERIFERICO, FINALIZZATI AL CONSEGUIMENTO DI SPECIALIZZAZIONI, ABILITAZIONI E, IN GENERALE, DI UN INCREMENTO TRASVERSALE DELLE CONOSCENZE. TUTTO CIÒ SECONDO UN VERO E PROPRIO “MODELLO DI FORMAZIONE PERMANENTE”, CONTINUAMENTE AFFINATO ANCHE IN TERMINI DI OFFERTA DIDATTICA, POTENZIATA SOPRATTUTTO DA UN PUNTO DI VISTA QUALITATIVO.
AL RIGUARDO, VORREI FORNIRE ALCUNI SIGNIFICATIVI DATI CHE RENDONO L’IDEA DELLA RILEVANZA STRATEGICA DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PER LA GUARDIA DI FINANZA.
AL TERMINE DI QUEST’ANNO, IN LINEA CON IL 2017, SARANNO CIRCA 52.000 I DISCENTI DI OGNI ORDINE E GRADO CHE AVRANNO FREQUENTATO 1.106 CORSI PIANIFICATI, ANCHE ATTRAVERSO IL RICORSO A METODOLOGIE DIDATTICHE SEMPRE PIÙ MODERNE, IN MODALITÀ E-LEARNING, CHE CONSENTONO DI EROGARE FORMAZIONE “A DISTANZA” A FAVORE DI UNA VASTA PLATEA DI BENEFICIARI, CON ONERI FINANZIARI CONTENUTI.
TUTTE QUESTE INIZIATIVE ADDESTRATIVE SONO FINALIZZATE A SUPPORTARE I DIVERSI SEGMENTI DELLA NOSTRA MISSIONE ISTITUZIONALE, GRAZIE ANCHE A FORME DI COLLABORAZIONE CON IL MONDO ACCADEMICO E CON GLI ORDINI PROFESSIONALI CHE FAVORISCONO UN APPROCCIO PRAGMATICO E FUNZIONALE ALLE ESIGENZE OPERATIVE.
AL CORPO DOCENTI DELLA SCUOLA DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA, IN PARTICOLARE, VA OGGI IL MIO RINGRAZIAMENTO PER L’IMPEGNO PROFUSO E PER L’ELEVATA PROFESSIONALITÀ DIMOSTRATA, CHE HANNO PERMESSO, ANCORA UNA VOLTA, DI VALORIZZARE AI MASSIMI LIVELLI LE ENORMI POTENZIALITÀ DI QUESTO PRESTIGIOSO ISTITUTO.
UNA PUBBLICA LODE LA RIVOLGO, ALTRESÌ, AL COMANDANTE DELLA SCUOLA, AGLI UFFICIALI ED A TUTTO IL PERSONALE DEL QUADRO PERMANENTE PER LA DEDIZIONE E LA PASSIONE CON CUI SVOLGONO QUOTIDIANAMENTE IL LORO IMPORTANTE E DELICATO LAVORO.
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COME HO ACCENNATO IN APERTURA DEL MIO INTERVENTO, OGGI SI CONCLUDE IL 45° CORSO SUPERIORE DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA, CHE SI CONTRADDISTINGUE PER ESSERE STATO IL PRIMO AD AVER ASSUNTO TALE DENOMINAZIONE, PIÙ ADERENTE AI RINNOVATI COMPITI ISTITUZIONALI CONFERITI AL CORPO.
UN SALUTO PARTICOLARE, QUINDI, DESIDERO RIVOLGERE AGLI OTTO UFFICIALI CHE HANNO FREQUENTATO IL CORSO SUPERIORE.
A VOI, UFFICIALI NEO-TITOLATI, CHIEDO UN IMPEGNO TOTALE, IN LINEA CON IL SENSO DEL DOVERE E LO STILE MILITARE CHE CI CONNOTA E CI ACCOMUNA, PER FAR SÌ CHE IL CORPO CONTINUI A RAPPRESENTARE – COME HA AFFERMATO LA SCORSA SETTIMANA IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA IN OCCASIONE DELLA NOSTRA 244^ FESTA ANNIVERSARIA – “UN PRESIDIO FONDAMENTALE A TUTELA DELLA LEGALITÀ, DELLA LIBERTÀ ECONOMICA, DELLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA, QUINDI DELLA COESIONE SOCIALE”.
L’IMPEGNATIVO PERCORSO CHE AVETE BRILLANTEMENTE PORTATO A TERMINE VI HA PERMESSO DI RAGGIUNGERE UN LIVELLO ELEVATO DI PREPARAZIONE, IN TUTTI GLI AMBITI DI INTERESSE OPERATIVO DEL CORPO.
VI SIETE PREPARATI METICOLOSAMENTE, AVETE AFFINATO LE VOSTRE CONOSCENZE E CON QUESTO RINNOVATO BAGAGLIO CULTURALE E TECNICO-PROFESSIONALE, A BREVE, ANDRETE AD ASSOLVERE INCARICHI COMPLESSI, SIA DAL PUNTO DI VISTA OPERATIVO CHE GESTIONALE.
PER QUESTO VI INVITO A MANTENERE SEMPRE ALTA QUELLA DETERMINAZIONE E QUELL’ENTUSIASMO CHE VI HANNO SOSTENUTO FINO AD OGGI, ATTINGENDO COSTANTEMENTE AL PREZIOSO PATRIMONIO DI VALORI ETICI CHE È TRATTO DISTINTIVO DI OGNI FINANZIERE.
CARI GIOVANI COLLEGHI, LA GUARDIA DI FINANZA CONTA SU DI VOI!
VI AUGURO, DI CUORE, BUONA FORTUNA ED OGNI MERITATO SUCCESSO.
È CON QUESTI SENTIMENTI, SIGNOR MINISTRO, CHE, NEL CEDERLE LA PAROLA ED INVITARLA A TENERE LA SUA INTERESSANTE PROLUSIONE, LE RINNOVO IL MIO SALUTO PERSONALE E QUELLO DI TUTTE LE FIAMME GIALLE CHE OGNI GIORNO, CONVINTE DELL’UTILITÀ SOCIALE DEL PROPRIO OPERATO, CON GRANDE SENSO DI RESPONSABILITÀ ED EQUILIBRIO, SENZA CLAMORI, FORNISCONO IL PROPRIO CONTRIBUTO A DIFESA DELLA LEGALITÀ, DELLA GIUSTIZIA E DELLA SICUREZZA ECONOMICO-FINANZIARIA DEL NOSTRO PAESE, DELL’UNIONE EUROPEA, DELLE IMPRESE SANE E DEI CITTADINI ONESTI.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE.
Intervento del Ministro dell’Economia e delle Finanze Prof. Giavanni Tria
Signor Comandante Generale, Autorità, signore e signori, allievi e partecipanti al corso, docenti e discenti, porgo a tutti voi il più cordiale saluto ed un sentito ringraziamento per l’invito a intervenire alla cerimonia di chiusura dell ’anno di studi 2017/2018 della Scuola di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza.
Il Governo di cui mi onoro di far parte ritiene fondamentale e centrale l’istruzione, l’aggiornamento professionale e l’alta formazione.
Io parlo spesso di investimenti e di investimenti pubblici. E gli investimenti in formazione sono quelli a più alto rendimento.
Anche per questo ho accolto con entusiasmo il vostro invito, che mi consente di rivolgermi direttamente a voi, allievi del corso, in questo momento così solenne e gioioso.
È una ulteriore occasione per sottolineare il valore che il Corpo attribuisce alla formazione permanente avvalendosi di una struttura di eccellenza nel campo dell’aggiornamento professionale.
L’attività di formazione della Scuola della Guardia di Finanza è chiamata a fornire, oltre al sapere tecnico – Giuridico, strumenti culturali e opportunità di confronto, per garantire la necessaria corrispondenza delle esigenze della società alla realtà operativa ed istituzionale.
L’offerta formativa valorizza il dialogo con tutte le autorità che presidiano le libertà economiche contribuendo a rafforzare quella cornice di sicurezza, indispensabile per uno sviluppo ordinato ed equilibrato dei meccanismi di libero mercato.
Per la formazione delle risorse umane, oggi più che mai, la Guardia di Finanza investe sulle proprie Scuole e sui moduli formativi avanzati, che assicurano standard di preparazione all’altezza di importanti missioni istituzionali, sempre più caratterizzate da elevato tecnicismo e raffinate capacità investigative.
Perseguendo gli obiettivi di specializzazione e alta formazione, la Guardia di Finanza è riuscita a fornire la risposta più avanzata all’esigenza di formare professionalità capaci di esplorare e interpretare eventi complicati ed assai eterogenei, che possono investire e compromettere gli interessi economico – finanziari del Paese e quindi ostacolare o rallentare la crescita e lo sviluppo dell’economia nazionale. La Scuola di polizia economico – finanziaria costituisce la punta di diamante in questo percorso.
Nel diversificato programma di iniziative delineato dalla Scuola, la formazione permanente assicura a tutti gli appartenenti al Corpo un arricchimento della propria cultura professionale, attraverso l’aggiornamento e l’approfondimento continuo, nell’ambito di un ordinamento giuridico – economico in costante evoluzione e
straordinariamente variegato per l’affiancarsi, alla normativa interna, della crescente legislazione sovrannazionale.
Oltre alla formazione tecnica la Scuola consente l’acquisizione di requisiti indispensabili per le attività del Corpo come l’imparzialità, la correttezza, il riserbo, l’equilibrio e il senso di responsabilità.
Espressione massima di questa architettura formativa è il Corso superiore di polizia economico – finanziaria, i cui punti di forza sono la qualità dei docenti, la capacità di adattamento degli insegnamenti al mutevole contesto esterno e il reciproco scambio con altre Autorità nazionali e internazionali.
L’impegno formativo è svolto nella piena consapevolezza che la legalità, la giustizia e l’equità del sistema tributario, la tutela dei consumatori e dei risparmiatori rappresentato una risorsa da tutelare perché in loro assenza non c’è democrazia, non c’è uguaglianza, non c’è dignità della persona.
Occorre quindi continuare a spezzare le catene della corruzione e della complicità.
Diversamente, si genera sfiducia e si concede spazio al malaffare. La Scuola di Polizia economico – finanziaria è necessario strumento per mirare a questo obiettivo.
In questa occasione voglio porre l’accento anche sulla erogazione di corsi intensivi sui reati tributari rivolti agli investigatori dei Paesi in via di sviluppo. Si tratta certamente di una delle iniziative più significative,
volte al rafforzamento delle relazioni e della cooperazione internazionale per il con trasto dei reati Finanziari, dell’evasione e dell’elusione fiscale, del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Negli ultimi anni, proprio grazie all’impulso degli organismi internazionali e, in particolare, dell’OCSE, è emersa una piena consapevolezza del dilagare di una pericolosa distorsione comportamentale che in passato riguardava solo alcune organizzazioni complesse e di rilevanti dimensioni, mentre oggi può essere ricondotta anche ai contribuenti piccoli e medi. Mi riferisco a quei soggetti che si rivolgono ai mercati esteri mediante operazioni di delocalizzazione, forme di pianificazione fiscale e strategie di riorganizzazione su base transfrontaliera, solo in apparenza giustificate da valide ragioni economiche, nell’intento di ottenere un risparmio fiscale con metodi non sempre leciti e che anzi, frequentemente, sfociano in comportamenti patologici. Considerata la rilevanza del danno prodotto da tali comportamenti, in termini di “base erosion and profit shifting”, è stata avvertita l’esigenza di dedicare la massima attenzione a tutti i fenomeni la cui dimensione e la cui portata – anche in ambito internazionale – sono divenute tali da giustificarne l’inclusione nel novero dei reati economici e finanziari.
La Guardia di Finanza assicura professionalità e competenze per contrastare tale fenomeno.
Sono certo che le attività formative che oggi vedono la loro conclusione contribuiranno sempre più a consolidare i risultati raggiunti con tenacia ed impegno ed a tendere verso un costante ulteriore progresso.
A voi tutti un sincero ringraziamento ed un augurio di cuore. Per me non è una giornata rituale. La sento profondamente come ministro e come accademico, come persona che ha vissuto sempre nell’alta formazione.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – COMANDO GENERALE DELLA GUARDIA –