24 Maggio 2018: FONTE – Stato Maggiore Difesa –
L’evento organizzato dal Comando Operativo di vertice Interforze, sottolinea l’importanza crescente che sta acquisendo il Joint Targeting
Si è svolto, nei giorni scorsi, presso il Comando Operativo di vertice Interforze (COI), il primo Seminario nazionale sul Joint Targeting. All’evento, organizzato dalla Divisione Joint Effects & Targeting del COI, hanno partecipato tutti gli Enti della Difesa interessati.
Creare un network di addetti ai lavori per condividere informazioni
ll Joint Targeting rappresenta un tema centrale per le operazioni militari e la numerosa partecipazione di esperti delle Forze Armate unita al costruttivo confronto ne è la dimostrazione tangibile. Uno degli obiettivi dichiarati della conferenza era quello di creare un network di “addetti ai lavori” e affrontare insieme tematiche tecniche quali:
– la condivisione delle informazioni;
– lo sviluppo dei Target;
– l’integrazione del Targeting cinetico e non cinetico.
Le parole del Comandante: strumento operativo per evitare danni collaterali
L’evento si è concluso alla presenza del Comandante del COI, Ammiraglio di Squadra Cavo Dragone, che ha ricordato che “il seminario rappresenta un ulteriore passo affinché il Joint Targeting sia pienamente compreso nella sua duplice veste di strumento operativo e di tutela morale delle decisioni del Comandante. Attraverso l’utilizzo di questa metodologia decisionale, il Comandante è consapevole di aver fatto tutto quanto è nelle sue possibilità per evitare i danni collaterali”.
Gli obiettivi: identificare i target e definire gli effetti da produrre
La Divisione Joint Effects & Targeting, costituita nel dicembre 2015, è responsabile in seno al Reparto Operazioni del Comando Operativo di vertice Interforze per la definizione degli standard addestrativi e operativi nell’ambito del Joint Targeting: una metodologia operativa che consente di:
– identificare gli obiettivi;
– definire gli effetti da produrre;
– definire l’impiego delle risorse più idonee a conseguirli;
– tutelare la popolazione civile da eventuali danni collaterali.
Il Comando Operativo di vertice Interforze
Il Comando Operativo di vertice Interforze (COI) nasce come effetto della legge n. 25 del 18 febbraio 1997 di ristrutturazione dei vertici delle Forze Armate che pone il Capo di Stato Maggiore della Difesa in posizione sovraordinata rispetto ai Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate, alle dirette dipendenze del Ministro della Difesa, quale responsabile dell’Organizzazione militare ed in particolare della pianificazione, della predisposizione e dell’impiego delle Forze Armate nel loro complesso.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – Stato Maggiore Difesa –