MISSIONE IN ESTONIA: ESERCITAZIONE NATO RAMESTAIN ALLOY 18-1

26 Aprile 2018: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

Presenti, oltre agli Eurofighter Italiani già impegnati nella missione in Estonia per la Baltic Air Policing, un CAEW ed altri due “Typhoon” italiani

Si è conclusa l’esercitazione NATO “Ramstein Alloy 18-1”, che dal 17 al 18 aprile, in EstoniaLettonia Lituania, ha dato la possibilità agli assetti aerei e di terra, delle Nazioni NATO e di quelle partner, di addestrarsi e di condividere le procedure necessarie all’identificazione ed al supporto di aeromobili in difficoltà o che non seguono le norme previste dal controllo aereo.
Durante la due giorni di esercitazione, sotto la guida del CAOC (Combined Air Operations Centre) NATO di Uedem (DEU) i caccia danesi, italiani, lituani, norvegesi e polacchi, insieme a quelli delle nazioni partner, Svezia e Finlandia, hanno condotto numerose missioni “Air to Air” (Aria-Aria) volte ad ottenere una standardizzazione delle procedure ed a condividere nuove abilità che hanno sicuramente arricchito il bagaglio professionale di tutti gli equipaggi coinvolti.
Insieme agli Eurofighter della Task Force Air 36° Stormo, rischierati in Estonia per la missione NATO di Enhanced Air Policing  sui cieli baltici, in configurazione “Air to Air”, hanno partecipato all’esercitazione anche due ulteriori Eurofighter in versione “Air to Ground” (aria-suolo) che, rischierati sull’aeroporto militare di Ämari con il supporto della Task Force Italiana, hanno svolto attività con le truppe a terra, svolgendo missioni di CAS (Close air Support) in stretto coordinamento con i JTAC (Joint Terminal Attack Controllers).
Un Gulfstream G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) in forza all’Aeronautica Militare, un sistema multi-sensore per la supremazia aerea ed il supporto alle forze di terra, ha garantito insieme ad un velivolo AWACS della NATO le funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni.
L’attività esercitativa, che ha rappresentato il primo impiego dell’assetto CAEW in ambito NATO/coalition, ha dimostrato la piena integrabilità della capacità AEW (Airborne Early Warning) & BM-C2 (Battle Manager-Command & Control) nazionale con quella NATO in uno scenario complesso ed operativamente significativo come quello delle Repubbliche baltiche. In tal senso le capacità del CAEW sono state pienamente integrate nel contesto della Enhanced Baltic Air Policing secondo le procedure operative NATO e secondo gli standard tecnologici dei paesi dell’Alleanza, dimostrando di poter integrare la capacità NATO-AEW mediante l’impiego di un assetto che per caratteristiche tecnologiche e progettuali si evidenzia per efficacia, flessibilità ed economicità di impiego.
Durante l’esercitazione sono state svolte anche missioni di rifornimento in volo, grazie all’utilizzo di un KC-135 della Forza Aerea degli Stati Uniti e sono state svolte anche missioni di ricerca e soccorso con la Forza Armata lettone, a voler significare il grande livello di interoperabilità esistente tra tutti gli assetti della coalizione, sia in aria che a terra.
Il personale e gli assetti italiani assicurano dal mese di gennaio, per un mandato di quattro mesi, l’integrità dello spazio aereo NATO garantendo la difesa aerea dei cieli di Lituania, Estonia e Lettonia, paesi membri dell’Alleanza che non possono provvedere a questo compito con proprie forze, dando vita a quella che nella NATO  viene chiamata in questo caso enhanced Air Policing.
L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza e identificazione di tutte le violazioni all’integrità dello spazio aereo NATO alle quali si fa fronte prendendo le appropriate azioni utili a contrastarle, come ad esempio il decollo immediato, in gergo tecnico “scramble”.  

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – Stato Maggiore Difesa –

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