MACERATA, UN FERMO PER L’OMICIDIO DI PAMELA MASTROPIETRO

01 Febbraio 2018: FONTE – Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri –

Nella mattinata del 31.01.2018 veniva segnalato alla Stazione Carabinieri di Pollenza (MC), da parte di personale della locale Polizia Municipale la presenza di due valigie del tipo trolley, collocate sul ciglio di via dell’Industria di quel centro, al cui interno veniva rinvenuto il cadavere smembrato di una giovane donna.

Le indagini venivano avviate da personale del Comando Provinciale Carabinieri di Macerata e del R.O.S. e si concentravano sulle ultime scomparse verificatesi in provincia e, in particolare, sulla possibilità che i resti potessero appartenere alla 18enne MASTROPIETRO Pamela, allontanatasi il 29 gennaio u.s. dalla comunità di recupero “Pars” di Corridonia, presso la quale era ospitata da ottobre scorso.

Si procedeva, quindi, tramite la visione di tutte le telecamere che in qualche modo avrebbero potuto riprendere la ragazza dal giorno 29 gennaio al 1° febbraio, riuscendo così a collocarla ancora in vita nelle giornate del 29 e del 30 mattina.

Mano a mano di è proceduto a ricostruire la sequenza temporale degli spostamenti della ragazza, le cui tracce, nella tarda mattinata del 30 gennaio si perdevano in via Spalato, altezza civico 124 di Macerata. Anche grazie alla raccolta di prove testimoniali e immagini video, si individuava come ultima persona che avesse avuto contatti in vita con la MASTROPIETRO il 29enne il cittadino nigeriano, OSEGHALE Innocent, in possesso di permesso di soggiorno scaduto e con precedenti di polizia per stupefacenti, domiciliato proprio in quella via.

Il soggetto veniva prontamente rintracciato nei pressi della sua abitazione dove era in corso un servizio di osservazione da parte dei carabinieri. Immediatamente sottoposto a perquisizione personale, sul posto interveniva anche personale specializzato del Raggruppamento Investigazioni Scientifiche di Roma che, all’interno dell’abitazione in uso allo stesso, rinveniva i vestiti della vittima, sporchi di sangue, e altre tracce ematiche, nonché uno scontrino di una farmacia, poco distante da lì dove la vittima aveva precedentemente acquistato una siringa.

Per tutto il giorno proseguiranno gli accertamenti di natura tecnico-scentifica all’interno dell’appartamento dove, con tutta probabilità, la ragazza sarebbe stata uccisa e sezionata.

A sostegno dell’impianto probatorio veniva acquisita una ulteriore testimonianza, resa volontariamente dapprima presso la Questura di Macerata e poi nuovamente presso questo Comando, da un cittadino straniero, estraneo ai fatti per cui si procede, che ha riconosciuto   l’OSEGHALE come la persona da lui vista, nella tarda serata del 30, in possesso delle valigie contenenti i resti della povera diciottenne ed in prossimità del luogo dove le medesime sono state rinvenute.

Nell’arco della nottata, il nigeriano, condotto presso i locali del Comando Provinciale veniva interrogato in presenza del suo legale e di in interprete e poi dichiarato in stato di fermo, a disposizione della competente autorità giudiziaria.

TESTO DI PROPRIETA’ – Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri –

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