16 Settembre 2017: FONTE – Guardia di Finanza Comando Provinciale Genova –
L’altra notte i militari della Guardia di Finanza di Genova, impegnati quotidianamente nei servizi di controllo economico del territorio nonché di prevenzione e vigilanza antiterrorismo, hanno individuato e tratto in arresto – nella zona della Sinagoga – un cittadino italiano evaso dagli arresti domiciliari disposti nel capoluogo ligure dal Tribunale di Genova. Durante un controllo delle strade cittadine, una pattuglia di “baschi verdi” della Guardia di Finanza di Genova è intervenuta a seguito di richiesta da parte di un tassista che stava trasportando a bordo del proprio mezzo un passeggero che si rifiutava di pagare la corsa. Dopo i primi accertamenti su quanto dichiarato dal conducente del taxi ed al successivo attento controllo del passeggero, i finanzieri appuravano che lo stesso era colpito dal 2016 da una ordinanza di arresti domiciliari in quanto condannato per il reato di rapina. Gli arresti domiciliari costituiscono una misura cautelare con cui il giudice prescrive all’imputato di non allontanarsi dalla propria abitazione o da un luogo determinato di privata dimora senza autorizzazione. Contravvenendo a tale disposizione del Tribunale di Genova, il cittadino italiano si è reso responsabile del reato di evasione, punito con la reclusione da uno a tre anni. Pertanto il soggetto, dopo aver provveduto al pagamento di quanto dovuto per saldare il prezzo della corsa al tassista, veniva tratto in arresto dalle Fiamme Gialle genovesi. Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Genova disponeva il giudizio con rito direttissimo, al termine del quale all’evaso veniva confermata la misura restrittiva degli arresti domiciliari.