Federazione del Mare e Squadra Navale si incontrano per parlare di sicurezza marittima e “crescita blu”

30 Gennaio 2017: FONTE – Marina Militare –

Una visita conoscitiva per ricercare nuovi ambiti di collaborazione e sinergie volte a incrementare la sicurezza marittima e per parlare di “crescita blu”.

Si è svolto lo scorso 25 gennaio a Roma, presso il Comando in Capo della Squadra Navale, un incontro tra la Federazione del Sistema Marittimo Italiano (Federazione del Mare) – organizzazione che riunisce gran parte delle attività marittime civili del Paese – e i vertici della Marina Militare.

Una visita conoscitiva che è servita da incontro per ricercare nuovi ambiti di collaborazione e sinergie volte a incrementare la sicurezza marittima, con l’accesso in sicurezza alle rotte e ai porti nelle aree di crisi, a disporre di una rapida reazione alle potenziali minacce, a fornire allo shipping un servizio di “advisory”, con informazioni riguardanti soprattutto i rischi sulla sicurezza militare.

L’incontro si inserisce nell’alveo delle attività istituzionali del Comado in Capo della Squadra Navale e riflette una visione internazionale, europea e globale, che vede questo inizio di millennio come il ”secolo blu”, caratterizzato da una “crescita blu” su cui puntare, per uno sviluppo sostenibile, in un contesto dove la marittimità rappresenta una risorsa fondamentale per la crescita commerciale, occupazionale e tecnologica.

Il Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, ha illustrato il supporto che lo strumento aeronavale può fornire alla navigazione mercantile nazionale, attraverso un’azione mirata per preservare il libero uso del mare.

Intervenuto in conclusione dei lavori, il Capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, ha sottolineato l’importanza della cultura marittima e della cultura marinara per un futuro di sviluppo economico.

Il presidente della Federazione del Mare, Paolo d’Amico, e il vicepresidente Umberto Masucci, presidente dell’International Propeller Clubs of Italy – accompagnati da esponenti dei vertici di Assonave, ANCIP, Confitarma, Federagenti, Federpesca, RAM e Lega Navale -, nel confermare l’impegno a incrementare la collaborazione con la Marina, hanno anche auspicato un’attenzione sempre maggiore da parte dell’amministrazione civile per il mare, e una più stretta sinergia volta a sensibilizzare e rinvigorire la cultura marittima.

Quella cultura marittima che, sia il presidente D’amico che l’ammiraglio Girardelli, ritengono imprescindibile per un Paese come l’Italia che vanta grandi flotte mercantili e pescherecce e rappresenta con i suoi porti una fonte strategica di approvvigionamento per l’industria manifatturiera nazionale e uno dei principali punti di transito delle merci per l’intera Europa.

 

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