i Carabinieri arrestano un pregiudicato di Senigallia sottoposto alla sorveglianza speciale

25 Maggio 2016: FONTE -Legione Carabinieri Marche, Compagnia di Fano-

La pattuglia dei carabinieri di Mondolfo durante un servizio perlustrativo scorge, a tarda notte, un’autovettura che viaggia a bassa velocità. Ad un certo punto l’auto imbocca una piccola via di campagna che porta a numerose villette isolate. I militari seguono l’auto da lontano finché decidono di bloccarla. In zona ci sono stati numerosi furti in abitazioni ed il primo sospetto è quello di aver intercettato una banda di ladri.  Invece dentro alla Citroen Xara i militari scorgono un uomo alla guida con a fianco una donna. In apparenza sembra una normalissima coppia in cerca di intimità.  Come da prassi chiedono i documenti e, sebbene in questi casi sia scontato un fisiologico imbarazzo, la reazione della coppia appare fin da subito abnorme. La donna riferisce di avere crampi addominali, brividi e mancanza di fiato, l’uomo, esagitato, racconta che la convivente soffre di crisi di panico e per tale motivo era appena uscito da un incontro con la psicologa che segue la donna. L’esagerata fretta di andarsene, l’agitazione e, soprattutto, la presunta visita dallo psicologo in tarda serata insospettiscono i militari che, prima chiamano l’ambulanza e poi procedono al controllo dei documenti.
Il medico del 118 conferma i sospetti: la donna non aveva nessun attacco di panico. Il verso motivo della “sceneggiata” era legato al fatto che l’uomo, G.S. 48enne di Senigallia ma nativo della provincia di Lecce, era sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
Non avendo nessun tipo di autorizzazione a recarsi nel comune di Mondolfo, l’uomo, con numerosi precedenti per furti in abitazione di mobili antichi, è stato tratto in arresto e condotto in carcere. Dopo la convalida dell’arresto il giudice ha disposto la sottoposizione dell’uomo all’obbligo di firma giornaliero.
Le indagini continuano per comprendere  il reale motivo della presenza del sorvegliato speciale in quel luogo isolato a tarda notte con il rischio, rivelatosi concreto, di finire in carcere.

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