Evasione fiscale in Costa Smeralda

20 Aprile 2016: FONTE -GdF Comando Prov.le Sassari-

I finanzieri del Comando Provinciale di Sassari, nel corso dell’attività volta al contrasto del
fenomeno dell’evasione fiscale internazionale, hanno individuato quattro società fiduciarie
domiciliate in Liechtenstein e Svizzera ma operanti e gestite in “Costa Smeralda”.
Attraverso un’attività di intelligence costantemente sviluppata nell’ambito del controllo del
territorio, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Sassari nel corso di una
complessa attività di indagine hanno constatato l’omessa dichiarazione di redditi
imponibili, per un ammontare di circa 15.600.000 Euro sottratti ad imposizione fiscale e
conseguente evasione dell’imposta sul valore aggiunto pari a circa 3.200.000 Euro.
Nel corso di una lunga e complessa attività di indagine, i finanzieri hanno posto al vaglio
migliaia di movimentazioni finanziarie transitate nei conti correnti di quattro società non
residenti in Italia, tutte intestatarie di lussuose ville in Porto Cervo, rilevando in capo ad
esse l’esistenza di stabili organizzazioni “occulte” operanti nel territorio nazionale in totale
evasione d’imposta.
Dette società, infatti, seppur dichiaratesi formalmente “enti non commerciali” residenti in
Paesi a fiscalità privilegiata, sono risultate di fatto operanti in Italia nel settore delle
locazioni immobiliari e nella gestione di beni immobili di lusso, occultando al fisco italiano
ingenti ricavi, periodicamente confluiti nei conti correnti societari dietro lo “schermo”
elusivo di finanziamenti fittizi, apparentemente destinati alla copertura dei costi di gestione
e manutenzione delle unità immobiliari.
Per lo svolgimento dell’attività economica, le stabili organizzazioni “occulte” si sono
avvalse dell’intermediazione di un noto professionista della Costa Smeralda e di un altro
soggetto domiciliato in Gallura, nel ruolo di rappresentanti fiscali in Italia delle società
sottoposte a verifica, preposti all’amministrazione degli immobili per conto dei proprietari
esteri.
L’attività di indagine ha inoltre permesso di constatare il superamento delle soglie previste
dal Decreto Legislativo 19 marzo 2000 n. 74, con conseguente segnalazione di due
soggetti, per le connesse responsabilità di carattere penale, all’Autorità Giudiziaria che
come di consueto, nella persona del Procuratore Capo della Repubblica di Tempio
Pausania – Dott. Domenico Fiordalisi – ha coordinato l’attività.

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