27 Gennaio 2016: FONTE -GdF Comando Prov.le Verona-
I militari della Guardia di Finanza del Nucleo PT di Verona, nella mattinata odierna, hanno
eseguito sette Ordinanze di custodia cautelare personale emessa dal GIP del Tribunale di
Verona – Dott.ssa Giuliana Franciosi, cinque delle quali agli arresti domiciliari e due
all’obbligo di dimora, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta
e del procedimento di scelta del contraente nonché per falsità materiale ed ideologica
commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
In contemporanea agli arresti, circa 80 Finanzieri stanno eseguendo 20 perquisizioni
domiciliari e locali in Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia, in esecuzione di decreti
emessi dalla Procura della Repubblica di Verona – pubblico ministero Dott. Gennaro
Ottaviano.
L’indagine riguarda l’acquisto di energia elettrica e gas da parte di oltre 1.100 Enti Pubblici,
in gran parte Comuni medio-piccoli, riuniti nel Consorzio Energia Veneto (CEV) con sede in
Verona.
Sotto inchiesta sono finiti tre bandi di gara, due del valore di 600 milioni di euro ciascuno
per la fornitura di energia elettrica ed uno del valore di 100 milioni di euro per la fornitura
di gas.
Le indagini, hanno preso le mosse dai risultati di una approfondita analisi operativa svolta
dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie sul particolare
contesto delle forniture di energia agli enti pubblici, che ha consentito di individuare talune
contiguità nei rapporti tra imprenditori privati e soggetti pubblici ed anomalie nelle procedure
di gara per la scelta dei fornitori.
Nell’ipotesi accusatoria il Consorzio, nato per occuparsi dell’approvvigionamento di energia
a favore degli enti consorziati in modo da consentire loro concrete riduzioni di spesa rispetto
alle convenzioni CONSIP o a quelle delle centrali di acquisto territoriali di riferimento, è stato
in realtà gestito dagli stessi imprenditori vincitori delle gare per le forniture di energia.