01 Dicembre 2015: FONTE -GdF Comando Prov.le Avellino-
Nella mattinata odierna, militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di finanza di
Avellino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari
personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Avellino – su richiesta della locale
Procura della Repubblica – nei confronti di 6 persone in ordine ai reati ex artt. 110-353
c.p., 110-479-476 c.p. e 110-356 c.p..
In particolare, un funzionario dell’Ente Provincia di Avellino è stato sottoposto alla
misura degli arresti domiciliari, mentre per altri cinque soggetti (tutti legali
rappresentanti, o dirigenti di imprese edili) sono state disposte, in modo diversificato:
– la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza cumulativamente al divieto
temporaneo per mesi dodici di esercitare le attività inerenti agli uffici direttivi delle
persone giuridiche e delle imprese;
– la misura del divieto di dimora nella città di Avellino unitamente al divieto temporaneo
per mesi sei di esercitare le attività inerenti agli uffici direttivi delle persone giuridiche e
delle imprese;
– la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza;
– due misure del divieto temporaneo per mesi sei di esercitare le attività inerenti agli
uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.
Le complesse indagini, convenzionali e tecniche, sono state svolte dalle Fiamme Gialle
lungo due direttrici.
Un primo filone di indagine, avente ad oggetto i reati di turbata libertà degli incanti di cui
all’ art. 353 c.p., ha portato alla luce collusioni ed illeciti accordi tra imprese (anche con
la preventiva scelta “a tavolino” del vincitore della gara) sulle percentuali di ribasso per
consentire l’aggiudicazione dell’affidamento di appalti di gare pubbliche indette dalla
Provincia di Avellino e dalla Comunità Montana “Partenio/Valle di Lauro” per un valore
complessivo di oltre 400.000 euro.
Altro significativo filone investigativo ha, poi, consentito di accertare un giro di frode
nella pubbliche forniture (art. 356 c.p.) per mezzo della redazione di false attestazioni e
contabilizzazioni ad opera di un funzionario tecnico, responsabile per l’edilizia
scolastica, dell’Ente Provincia di Avellino. In particolare, i legali rappresentanti delle
imprese coinvolti nella vicenda, avvalendosi dei falsi in atto pubblico del predetto
funzionario in ordine allo stato dei lavori, hanno fatto risultare come effettivamente
fornite opere e cose in realtà mai realizzate e messe a disposizione in relazione a lavori
di adeguamento, manutenzione (straordinaria e ordinaria) e costruzione di strutture ad
uso scolastico della Provincia di Avellino.