La Fanfara alpina della TAU “embedded” in Kosovo

06 agosto 2015: FONTE – Brigata Alpina Taurinense  –

Cerimonia di avvicendamento al Comando della missione KFOR e concerti in piazza: questi gli obiettivi della missione fuori area della Fanfara alpina della Brigata Alpina Taurinense che si sta svolgendo in Kosovo.

I musicisti con le stellette “embedded” si sono esibiti, promuovendo il Tricolore, nelle principali città kosovare, da Belo Polje a Pec/Peja; quest’ultima anche sede del comando a guida italiana responsabile dell’intero settore occidentale, la cui Municipalità ha stretto un solido e rispettoso legame con il contingente italiano.

Le note delle penne nere, con sede a Torino, sono state attese con trepidazione anche dai soldati della Base “Villaggio Italia”, i quali, insieme ai colleghi sloveni, austriaci e moldavi hanno apprezzato brani sinfonici, classici nazionali e brani di musica leggera della tradizionale musica italiana: per i primi il “bagno” di musica è stato un salto di gioia nella propria casa.

Diretta dal Maestro Marco Calandri e coordinata dal mazziere Savio Ghini, la Fanfara, al cospetto del pubblico entusiasta e accompagnata dai brani di tradizione alpina, si è esibita anche nel caratteristico carosello.

Grandi consensi tra le autorità militari e civili del comprensorio, si sono ottenuti in occasione del concerto alla presenza del Comandante del Multinational Battle Group West, Colonnello Ciro Forte e del Sindaco, Sig. Gazmend Muhaxheri.

Altri momenti musicali del complesso bandistico di sono tenuti a Pristina, la principale città del Kosovo e  a Gracanica, municipalità a maggioranza serba.

Il Generale di Divisione Francesco Paolo Figliuolo, dopo 11 mesi, cederà  il comando al Generale di Divisione Guglielmo Luigi Miglietta e la presenza del complesso musicale ha rimarcato l’attenzione che il  Contingente italiano pone per la sfera umana delle popolazione in cui si trova a cooperare e all’emotività del proprio personale, che seppur fedele al proprio Giuro, in quanto essere umano, sente un pizzico di malinconia.

I concerti di questi giorni consolidano gli obiettivi di un’iniziativa, nata lo scorso anno, che vede l’impiego delle bande e delle fanfare musicali militari dell’Esercito Italiano, il cui lavoro all’estero, oltre a promuovere il Bel Paese, è quello di utilizzare il potere delle note musicali per permettere all’emotività di rafforzare il connubio, che i nostri soldati hanno saputo creare con la popolazione locale, operando sempre con imparzialità al fine di garantire una pace stabile e duratura, in questo caso, nel Kosovo.

La Fanfara della Brigata alpina Taurinense, già nel 1997 a Sarajevo e nel 2000 in Bosnia, ha fatto la sua apparizione oltre i confini, oltre le nostre belle Alpi.

Annamaria Cicchetti

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