I greci, il loro voto ed il loro e nostro futuro.

06 Luglio 2015: FONTE -Unione Stella d’Italia-

Conosco i greci, ho lavorato con loro ed ho vissuto in Grecia. Come popolo ci sono molto simili e lo ricordano con piacere a noi italiani. Quindi, anche i loro politici sono molto simili ai nostri. Sono stato invitato, con gioia velenosa, alle celebrazioni della loro festa nazionale, che ricorre e ricorda quando noi italiani abbiamo pensato di “spezzare loro le reni” e più volte mi sono sentito apostrofare da loro, dichiarandomi cattolico, come “papista”. Tuttavia, la loro “ortodossia” non ha impedito un completo crollo delle vocazioni sacerdotali – nonostante che i loro sacerdoti da tempo si possano e si sposino, cosa che è sempre bene ricordare (!) – e del numero di credenti, nonostante che sia consentito loro “divorziare” tre volte, secondo il loro diritto canonico, cosa anche questa da ricordare ai nostri amici cattolici, desiderosi di essere sempre all’ultima moda ! Come popolo – e, quindi, come politici che esprimono – hanno il difetto di pensare di essere i più furbi fra quelli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, ma anche un po’ più in la. Inoltre, hanno la presunzione di aver inventato tutto ed, ovviamente, per primi !Nel momento del loro ingresso nell’area dell’Euro, i greci hanno falsato ad arte tutti i loro “conti” per avere la “patente” di europei al 100% ! TUTTI gli altri Stati europei – Germania, Francia, Italia, ecc.- conoscevano esattamente questo bluff, ma pur di annoverare “la culla della democrazia” nella democraticissima Europa, si sono resi coscientemente complici di questo bluff. Tutti, greci e gli altri “già europei”, confidavano negli immancabili e radiosi destini dell’intera Europa e nelle future, certe e strabilianti entrate finanziarie degli interventi degli Dei dell’Olimpo, le Olimpiadi infatti ! Come in Italia, le “grandi opere” si trasformano in grandi abbuffate, degne di un grande e grasso matrimonio greco, ma che nulla portano alle casse dello Stato. Furbescamente, i greci hanno continuato a fare la bella vita, con una evasione fiscale e con livelli di lavoro in nero, grandi e profondi come il Mediterraneo, e, al bisogno, battendo cassa in Europa e sempre  ottenendo. Politiche economiche, queste, applicate da tutti i Governi greci del loro “arco parlamentare”. Poi, quasi all’improvviso, i greci sono costretti dai cattivi – ex consapevoli fessi – a stringere la cinghia ed a cercare di mettere ordine nella loro allegra finanza. Come in Italia, i loro Governi tartassano i più piccoli, ma non toccano le numerose, storiche e grandi aree di privilegio. Le vere vittime votano NO al referendum domenica scorsa. C’è da stupirsi che quella maggioranza di greci non vuole e non può più subire altro ? Ci sarà da stupirsi se l’unica positiva ricaduta di questo referendum sarà un innalzamento dello spirito “patriottico” greco, che ha sconfitto, stavolta, l’intera Europa ? Forse il prossimo anno, questo referendum sarà celebrato come un altra festa nazionale. Ci sarà da stupirsi se questo referendum non avrà alcun effetto sui cattivi ? Gli enormi debiti che i Governi e le istituzioni finanziarie greche hanno contratto sono solo dei greci e fatti, “liberamente”, dai greci di più generazioni !!! Nessuno li ha costretti !!! Cosa succederà, quindi. Nulla di pericoloso ! I greci continueranno a chiedere di posticipare i pagamenti (cioè di non pagare mai!!!) sicuri di poter imbrogliare ancora i vecchi “fessi”  e di trovarne di nuovi. I numerosi creditori europei e non faranno la “faccia feroce” consapevoli che è realmente impossibile che anche fra 300 anni la Grecia restituisca tutto ciò che la loro imbecillità economica (tanto non erano mica soldi loro !!!) ha elargito. Inoltre, i creditori sanno che non possono realmente ricattare, “pignorare”, la Grecia poiché ci sono Russia, USA e Cina prontissimi a sostituirli, ma che, a differenza dei primi, avranno in cambio la proprietà di ogni singola pietra greca !!! L’Italia può tranquillamente abbandonare ogni speranza di riavere indietro quando prestato, visto l’elenco degli altri e più “duri” creditori. Nel contempo, da cittadino, mi auguro che l’Italia non si lasci trascinare in ulteriori cordate, europee e non,  per la  salvezza greca. La Grecia se la saprà cavare da sola. Dobbiamo pensare a noi, invece !!!

Mettere finalmente a posto i nostri conti, eliminare le storiche e sempre dichiarate aree di privilegio ed evitare di tartassare i “soliti noti”. Gli italiani non sono furbi come i greci, non lo sanno fare. A noi, le istituzioni europee non permetteranno di fare come i greci, non ci permetteranno di prenderli in giro ! Loro NON dimenticheranno questi mesi e questi giorni !!! Anche perché bisogna ammettere che ad una Europa burocratica, solo attenta agli aspetti economici e priva di ideali, come si è fin adesso concretizzata, una Italia come è adesso non è utile, ma è solo un peso.

Leonardo Prizzi

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