15 giugno 2015 – FONTE – Stella d’Italia News –
Via dei Fori Imperiali, il tragitto che va dal Colosseo a piazza Venezia ha ripreso il suo scorrere normale: autobus che vanno e vengono, riscio’ moderni la cui tradizione è oscura ai più con i capelli bianchi e tanti e tanti pedoni, lavoratori e turisti che passeggiando ne ammirano lo spazio fisico.
E’ ormai lontano lo schiamazzo dei bambini e il vociare degli adulti, che issati sulle transenne addobbate con tessuto azzurro, attendevano lo snodarsi della Sfilata delle Forze Armate e le Forze di Polizia per festeggiare il 2 Giugno, eppure nel guardare questo stradone di sampietrini cuocenti, con a lato i pini mediterranei, un pensiero ci incuriosisce: ma quale organizzazione riesce in poco tempo a vestire a festa questo spettacolo della natura?
Persino i gabbiani, nei giorni precedenti il 2 giugno, hanno traslocato per permettere ad una Task Force di addobbare la storica via dell’Impero.
Task Force, una locuzione che sta per “unità operativa” di entità militare di pronto intervento, la quale nel corso degli anni si sta imponendo nel nostro linguaggio.
Il 2 Giugno è la Festa della Repubblica che unisce tutti: cittadini, politici, amministratori di ogni ordine e grado, ed anche gli organi della stampa nazionale, sia quella favorevole, sia quella contraria; ognuno deve esprimere un pensiero quando il nostro bel Paese si mette in movimento.
Ed allora, sul palcoscenico del 2 Giugno, come ogni anno, vanno di scena i sorrisi per le telecamere, le smorfie per le macchinette fotografie, i saluti per le consorti e per i figli lontani, gli abbracci per gli amici e gli applausi fino a spellarsi le mani per i nostri soldati che sfilano non curanti della fatica.
Per rendere tutto perfetto, chi si nasconde dietro le quinte? Quella Task Force.
Un gruppo di uomini che, circa un mese prima, volontariamente, lasciano le scrivanie, si fanno sostituire nelle loro postazioni operative e trasformandosi in una Sala operativa, con alla mano uno schema predefinito, danno vita ad una grande macchina organizzatrice, che seppur consolidata negli anni, deve essere ben oliata, al fine di evitare che si possa inceppare sul più bello e per far filare tutto liscio si arriva anche a non dormire la notte.
La Sala Operativa e composta da professionisti del Ministero della Difesa, che provengono da uffici tecnico-logistici distanza al Comando Regione Roma Capitale, quella struttura dello Stato Maggiore Esercito, alla quale è demandato il compito di sovrintendere ai grandi eventi di Roma Capitale. Uno staff che per l’occasione si trasforma in un grande regista ed è l’unico che, certo del risultato, può dire:< Ciak si gira!>.
Come per ogni grande spettacolo, tutti gli attori devono conoscere al meglio la propria parte e per i soldati delle Forze Armate, le Forze di Polizia e i Corpi armati e non dello Stato, per i giovani del Servizio Civile e i componenti le associazioni in congedo, nonché tutte le altre componenti che vi hanno preso parte, per quest’anno lo “studio della parte” e cioè il “marciare allineati e tutti al passo” è avvenuto ognuno nella propria caserma, la spending review è sempre in agguato, per poi incontrarsi tutti insieme, nell’ultima settimana del mese di maggio, nella base dell’aeroporto militare “A. Barbieri”, ora denominato 60° Stormo nel comune di Guidonia, in provincia di Roma, a perfezionare la cerimonia.
Il circuito che lambisce la pista volo della base dell’Aeronautica militare ha gli stessi metri lineari di via dei Fori Imperiali ed è proprio a Guidonia Montecelio, in quello che un tempo era il Campo Volo di Montecelio, che si “studia” l’arte della marcia in sincronia e la si porta in scena per la Festa della Repubblica.
E’ in quest’oasi di verde che il personale della Task Force, il quale si riconosce da una fascia sul braccio sinistro di color arancio catarifrangente, che mette a puntino il copione del regista.
Questo 2015 ha visto responsabile della Task Force 2015 il Generale di Divisione Francesco Diella, già comandante della Brigata Artiglieria Controaerei ed attuale vice comandante del Comando Militare della Capitale. Sotto il suo sguardo hanno operato i Colonnelli in ausiliaria Brunello Masserotti Benvenuti e Cesare Scutumella, entrambi bersaglieri, i quali insieme al Tenente Colonello Riccardo Alberti, granatiere, hanno avuto il compito di sovrintendere alle operazioni, coordinando tutte le attività dei nuclei.
Cittadini, autorità civili e politici dello Stato, quando i Reparti, componenti lo schieramento, arrivano sotto il palco presidenziale ne ammirano la bellezza, la determinazione e la grazia allo stesso tempo, ma per arrivare ad avere una bella Parata, bisogna passare l’esame del cronometro.
Il passo di marcia e il suono della marcia, scandito dal ritmo che danno bande e fanfare, devono viaggiare entrambi sul piede sinistro scongiurando l’accavallamento che l’eco a volte induce e per questo motivo si parte tutti sincronizzati.
Gli uomini del Generale di Divisione Diella si sono suddivisi in Nuclei affinchè i loro “cronometri” fossero sintonizzati sullo stesso ritmo.
Il Nucleo di Partenza e di Sfilamento è stato comandato dal Tenente Colonnello Marco Salerno dell’Ufficio Logistico del Comando al quale, per l’occasione è stato assegnato il capitano Franco Marras ed i caporal maggiore capo Andrea Perna e Federico Gamboni; il loro compito è stato quello di provvedere allo “starter” (partenza ndr) dei Reparti, controllare le corrette distanze tra gli stessi, sia alla linea di partenza, sia lungo Via dei Fori Imperiali, facendo in modo che rallentassero e accelerassero lo sfilamento dei Reparti secondo le indicazioni della Regia.
Il coordinamento dell’alternanza delle esecuzioni tra la Banda dell’Esercito, detta Banda Statica e le altre bande e fanfare inquadrate nello sfilamento è stata di competenza di un orecchio allenato, quello del 1° maresciallo luogotenente Pietro Lupi, già orchestrale della Banda dell’Esercito, ora inquadrato nell’Ufficio del Personale del Corpo della Banda, al quale è stato assegnato il 1° maresciallo Enrico Cameriere e il caporal maggiore capo Carmine Leo. I tre, grazie al Reggimento Trasmissioni, per il mezzo dell’auricolare si sono improvvisati direttori di una grande orchestra in movimento, decidendo quale bande o fanfare far attaccare o “silenziare” e quindi garantire che si creasse un bel concerto.
Ancor prima che la Parata andasse in scena, vi è stato un rispettoso preludio e cioè lo schieramento e l’ammassamento dei Reparti da Via Cristoforo Colombo fin dietro il Colosseo: compito questo demandato al Nucleo Schieramento ed Ammassamento coordinato dal Tenente Colonnello Vincenzo Pacciolla, il quale insieme al capitano Giuseppe Vaccaro e il caporal maggiore capo Marco Sbordone, si è assicurato della perfetta assunzione delle posizioni assegnate nello schieramento da parte dei Reparti, assicurandosi che gli stessi raggiungessero nel miglior tempo possibile la linea di partenza.
Ed una volta partita la Sfilata?
Il lavoro del deflusso in modo ordinato, permettendo anche a chi non ha avuto un posto in prima fila di vedersi i Reparti marciare è spettato, appunto, al Nucleo Deflusso, il quale è stato organizzato in due distinte Aree: la primaAarea di schieramento durante la resa agli onori al Presidente della Repubblica da parte del comandante delle truppe, e la seconda Area che ha consentito il regolare deflusso dei Reparti partecipanti la rassegna, che sono stati diretti verso il “polmone verde” di piazza Venezia e di piazza San Marco, provvedendo, così a disporre i Reparti in due colonne per agevolare la salite del personale sui mezzi in sosta ai punti di carico.
Il Nucleo Deflusso è stato comandato dal Tenente Colonnello Ferdinando De Simone, coadiuvato dal caporal maggiore capo Massimiliano Merenna, mentre, in pazza dell’Ara Coeli e al punto di sdoppiamento il Nucleo, rispondeva alle direttive del Tenente Colonnello Massimo Lombardi, coadiuvato dal sergente Massimo Rapisarda e dal caporal maggiore scelto Mario Micheli.
Coordinati dal sergente maggiore Roberto Chiusolo, i caporal maggiore scelti Daniele Lucciola e Marco De Lellis e il caporal maggiore capo Francesco Guadagno, hanno provveduto al supporto logistico di tutta la Task Force.
Un motore con i cilindri, ognuno al suo posto, quello del 2 Giugno, al quale vanno aggiunti gli altri “pezzi” dislocati, con altri compiti, negli Stati Maggiori di Forza Armata e nella Presidenza della Repubblica.
Una potente macchina organizzatrice che ha animato un corpo sempre, orgoglioso e fiero, deciso e determinato che indossata l’uniforme, sotto il vessillo del Tricolore, non dimentica i valori per cui i nostri bisnonni e i nostri nonni hanno dato la vita nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, affinché i loro figli e nipoti potessero vivere in un Paese unito e coraggioso.
Un plauso, dunque, a chi dietro le quinte, ha lavorato, silenziosamente, per farci apprezzare, un’emozione diversa di uno grande spettacolo dal titolo 2 Giugno.
Buone vacanse estive meritate!
Annamaria Cicchetti