21 Maggio 2015: FONTE -Legione Carabinieri Marche, Compagnia Carabinieri Fano-
Un uomo di circa 85 anni si rivolge disperato ai Carabinieri della Stazione di Fano. Racconta di aver accompagnato la moglie dal parrucchiere e mentre la attendeva in un bar vicino veniva avvicinato da una donna mora e prosperosa. Ne carpisce la buona fede chiamandolo per nome e presentandosi come la figlia di una persona a lui conosciuta. Lo invita a salire in macchina per farli vedere una casa che aveva intenzione di acquistare. L’uomo, seppur dubbioso, sale in macchina mentre la donna continua ininterrottamente a parlare di fatti e persone di comune conoscenza.
Appena girata la curva la donna cambia atteggiamento. La voce si fa suadente, la posa provocante, il corpo, già svestito, viene messo in bella mostra. L’uomo, difronte a questa bella donna che gli porgeva il seno in faccia proponendogli di soddisfare qualsiasi sogno erotico, dopo un primo fisiologico turbamento ha realizzato che si trattava di una situazione che avrebbe potuto avere conseguenze spiacevoli. Con garbo e allo stesso tempo determinazione si è divincolato dall’abbraccio soffocante della donna e pregandola di riaccompagnarlo dove lo aveva prelevato. La donna, dopo essersi ricomposta, ha acceso l’auto e con nonchalance riaccompagnato l’uomo. Sceso dall’auto e riavutosi dall’esperienza a luci rosse appena vissuta, l’amara sorpresa. Quel bellissimo e vistoso orologio d’oro che aveva al polso non c’era più.
Dall’euforia dell’esperienza vissuta, da raccontare agli amici al bar, si è passati immediatamente allo sconforto per l’oggetto tanto caro sottratto e, soprattutto, per un comportamento tanto ingenuo.
Raccolta la denuncia dell’uomo i Carabinieri si sono messi immediatamente alla ricerca della donna descritta dall’uomo pur senza esito.
Il giorno successivo una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile, mentre transitava a bassa velocita in una via di Fano, ha notato una donna uscire di corsa da un negozio di generi alimentari. Dietro la proprietaria del negozio che la inseguiva urlando. Vista la scena, percependo che la donna stava per salire su una BMW X1 bianca guidata da un uomo che le stava andando incontro, i militari sono piombati addosso al mezzo e scesi, un carabiniere ha bloccato l’autista mentre l’altro ha bloccato la donna. Quest’ultima nel frattempo aveva tentato di gettare poco lontano un portagli che si scoprirà era stato asportato pochi secondi prima dalla borsa della proprietaria del genere alimentari.
Identificati i due occupanti, due italiani di etnia rom provenienti dal Veneto, di fatto senza fissa dimora con un impressionante curriculum criminale alle spalle per reati contro il patrimonio, sono stati condotti in caserma.
Con sorpresa i Militari hanno scorto all’interno dell’auto una bambina di appena cinque anni, complice inconsapevole di genitori sconsiderati.
Poiché la donna fermata corrispondeva alla descrizione data dall’85enne il giorno precedente è stato invitato l’uomo in caserma. Appena incrociata la donna nel corridoio, senza ombra di dubbio l’ha riconosciuta quale autrice del furto subito.
La donna N.P. 44enne, è stata deferita in stato di liberta per furto con destrezza e per lei e il compagno è stata proposta all’Autorità di Pubblica Sicurezza la misura di prevenzione del rimpatrio con foglio di via obbligatorio.
Temendo che fatti analoghi, parte denunciati e parte, spesso per vergogna e pudore, non denunciati, abbiano visto quale protagonista N.P., la Procura della Repubblica di Pesaro ha autorizzato la pubblicazione della foto. Eventuali riconoscimenti potranno essere segnalati in qualsiasi Caserma dei Carabinieri.