Il coraggio di dire di no

14 Maggio 2015, FONTE -Unione Stella d’Italia-

Mentre le nostre scalcinate compagini politiche perseguono una politica suicida di abbandono del presidio delle frontiere dello Stato, e dell’Europa, il Regno Unito, l’Irlanda e la Danimarca scelgono di non accettare di ospitare aliquote di clandestini nei loro territori. Proprio di oggi è la notizia che una nave inglese ha tratto in salvo il solito barcone di disperati solo per accompagnarli in Sicilia e accollare al popolo italiano le spese per la loro accoglienza favorendo così gli intrecci criminali di chi, da noi, sfrutta la demenza delle istituzioni e lucra sulla pelle di quei poveri disgraziati che bande di criminali islamici sbarcano di continuo sulle nostre coste indifese.

L’opinione del governo inglese è che le quote incoraggino le mafie islamiche a trasportare più clandestini possibili ottenendo non solo un illecito ed altissimo guadagno ma minando altresì la sanità pubblica dell’Europa, la sua economia oltre che ad alterare la sua componente etnica e religiosa. Un vero e proprio attacco all’Europa ed alla sua civiltà, oltretutto facilitato da alcuni sciagurati governi europei, primo tra tutti quello nostrano che fa fin troppo per i clandestini lasciando nella disperazione economica i suoi cittadini e non facendo assolutamente nulla per far cessare la prigionia dei due Fucilieri di Marina catturati con l’inganno dall’India e tenuti ostaggi.

Quindi gli inglesi salvano i clandestini e poi ce li portano a casa e noi dovremo provvedere a sfamarli ed alloggiarli, di qualche giorno fa la notizia che un gruppo di loro ha rifiutato l’alloggio in un albergo privo di televisione in camera e di Wi-Fi e che, dopo trattative, hanno gentilmente concesso di essere accompagnati in un’altra struttura dotata di quei confort di cui ritengono avere diritto.

Beh, scusatemi, io sto dalla parte degli inglesi con una piccola ma importante differenza, dopo ave giustamente salvato i clandestini dalla morte in mare non li sbarcherei sulle coste europee ma li riporterei, manu militari, sulle coste africane. Una cattiveria? Forse, ma guardate le nostre città, contate le donne velate, contate i venditori di accendini e calzini. Dove vogliamo arrivare? Quanto tempo ci vorrà per diventare minoranza noi stessi?

Intendiamoci, io condivido l’idea dell’Impero Romano che, dovunque uno sia nato e di qualsiasi colore sia, se condivide la mia civiltà e rispetta le mie leggi lui era, una volta, considerato romano e ora deve essere considerato europeo o italiano. Ma questa massa che arriva in numeri così importanti sarà assimilabile? Non si chiuderà in ghetti etnici impermeabili all’assimilazione culturale?

Io credo di si, io credo che questo attacco brutale, spietato e cinico all’Europa ci porterà velocemente a gravi sovvertimenti sociali e politici e vada quindi fermato.

Quindi, amici miei, io sto con l’Inghilterra.

Andrea Marrone

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati