Che sfiga, a non meritare nemmeno un “piumetto”!

17 aprile 2015 – FONTE Redazione Stella d’Italia –

Venerdì 17: giornata sfigata o solo una credenza popolare? Potremmo affermare solo credenza popolare se non ci guardassimo intorno!

A Roma è nuvoloso e la prima mattinata si apre con una leggera pioggerellina. Sarà il suo tempo? Padri, madri ed insegnanti, un tempo, sapevano riconoscere la Primavera, stagione del rinnovamento di Madre Natura, nel nuovo Millennio un po’ meno, anche perché abbiamo lavorato sodo per cambiare le stagioni, lasciando invariata l’arroganza e la presunzione.

Ed allora questo venerdì 17 sarà una giornata di sfiga ben bene confezionata o di una credenza che fa affiorare il ricordo degli anni passati?

Ho provato a cercare la risposta tra le pagine dei quotidiani nazionali: notizie assai interessanti!

Umani ritenuti cristiani gettati in acque extraterritoriali e quindi uccisi da altrettanti umani ritenuti mussulmani, codesti salvati dalle acque di un mare che all’occorrenza è anche nostro e tratti in arresto, perché assassini, da altrettanti umani, i quali di mestiere stanno al servizio di quello Stato chiamato Italia.

Giro la pagina e leggo che un “parente prossimo” di questi servitori dello stesso Stato, viene sospeso, perché, secondo me, in un momento di superficialità ha esternato una delle sue emozioni più profonde in un sito non protetto, bensì in un luogo alla “mercè” di tutti, infatti questi tutti, anche loro di umana natura, decidono di sospenderlo dal suo servizio, per il suo pensiero e non per il suo operato che lo rende un servitore, e lo relegano nell’angolo in attesa di un giudizio.

Un giudizio su un evento che ha visto coinvolte le storie di tanti altri personaggi, anche loro definiti soggetti umani dal codice della vita che seppur tramandato è spesso ignorato.

Se sfoglio altre pagine non mi rimane che mettermi le mani nei capelli ed ancora in cerca della risposta al mio quesito, decido di uscire in direzione del bar con in bocca il desiderio di un caffè che mi possa risvegliare dal tepore.

Passo su via del Plebiscito e il mio sguardo, in cerca del bar, s’imbatte in un’immagine che da decenni è fissa: la solita camionetta dal colore azzurro notte con la striscia rossa ai lati e il lampeggiante blu spento sulla cappotta e con accanto altri due servitori dello Stato, anche loro “parenti” del sospeso.

Una grande famiglia!

Il quotidiano mi riporta alla consuetudine: professionisti a tutela di alcuni luoghi di Roma, niente di interessante, fino a quando, da dietro la camionetta spuntano altri due uomini.

Questi indossano una verdeggiante uniforme, un giubbotto antiproiettile verde, uno dei due imbraccia un “fucilotto” ed in testa indossa un basco nero sulla cui sommità spunta un piumetto.

Dentro il mio costato una vocina esclama: Bersaglieri di Strade Sicure di stanza su via del Plebiscito, davanti a palazzo Grazioli!

Provo a darmi un pizzicotto, dormo o son desta? Anche Palazzo Grazioli è diventato un obiettivo sensibile?

Eccola la risposta alla mia domanda.

Venerdì 17 è una giornata sfigata per tutti gli italiani che lavorano degnamente, pagano le tasse e non hanno uno straccio di controllo davanti al cancello di casa, se non il proprio cane.

E’ proprio vero che  il vero amico dell’uomo è l’animale.

Annamaria Cicchetti

 

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