Arrestati imprenditori e professionisti per aver dissestato una azienda

16 Aprile 2015. FONTE – GdF Comando Provinciale di Prato –

Nella mattinata odierna, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Prato stanno dando esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale, D.ssa Silvia Isidori, su proposta del Procuratore della Repubblica, Dott. Antonio Sangermano, nei confronti di due imprenditori toscani: VIDETTA Giuseppe, classe 1957 (uomo) e VIDETTA Stefania, classe 1979 (donna) figlia del primo, indagati a vario titolo, unitamente ad altri 2 imprenditori D.A.C. classe 1955 (uomo) e P. A. classe 1949 (uomo) e 6 professionisti V.M. classe 1965 (uomo), F.R. classe 1969 (donna), C.F. classe 1966 (uomo), C.S. classe 1965 (uomo), C.L. classe 1960 (uomo) e B.G. classe 1963 (uomo)  per i reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale.

I provvedimenti eseguiti questa mattina, tra cui perquisizioni nelle provincie di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia, traggono origine da una complessa attività investigativa, avviata dalle Fiamme Gialle pratesi ad inizio 2014 ,in ordine alle condotte illecite di una nota impresa operante nel settore della grande distribuzione, il cui stato di insolvenza era stato dichiarato dal Tribunale di Prato nel 2013.

Le  indagini di p.g., che hanno anche tratto spunto dallo sviluppo di alcune “ segnalazioni per operazioni sospette” inerenti agli indagati e pervenute dal Nucleo Speciale di Polizia  Valutaria della G. di F., hanno portato alla luce l’esistenza di un sodalizio criminale, composto da imprenditori e professionisti locali,  che ha  cagionato alla STEFAN S.r.l. uno stato passivo  di oltre 150 milioni di Euro  attraverso la  spoliazione dei beni aziendali, la distrazione di ingenti liquidità di cassa e  la correlata falsificandone dei  bilanci.

Parallelamente a ciò le Fiamme Gialle hanno avviato anche verifiche fiscali nei confronti delle società coinvolte che hanno portato alla rilevazione di  violazioni tributarie e previdenziali per oltre 33 milioni di Euro.

Il GIP  ha  inoltre  disposto il sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca per “equivalente” di disponibilità patrimoniali e finanziarie detenute dagli arrestati fino al raggiungimento del valore di  10 milioni di Euro.

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