3 Marzo 2015: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Riportiamo qui una riflessione del Generale di C.A. Luigi Chiavarelli, membro dell’Unione Stella d’Italia.
Dall’ esame dei potenziali o attivi avversari dell’Occidente non ritengo che, al momento, l’Islam sia il più pericoloso anche se la grancassa mediatica ci propina giornalmente stragi di Cristiani perpetrate da islamici. Il vero nemico è la cultura vigente nella nostra area che ha totalmente disarmato l’Europa nei confronti di minoranze agguerrite e motivate, ma sempre minoranze.
Questa cultura o assenza di cultura, non è nata per caso, ma è frutto di una secolare lotta contro i Cristiani e contro la Chiesa cattolica in particolare, unico, vero baluardo contro il dilagare di teorie che dicono di voler salvare l’uomo mentre lentamente lo distruggono. Non so se esista una regia nascosta ma non credo. Ritengo che il regista sia, come sempre, il principe del male e si avvalga, come sempre, della sete di potere, di denaro, dei vizi che infettano l’umanità. Ci ha provato con i vari “ismi” del XX secolo ma non ci è riuscito. Ora penetra in maniera subdola da un lato corrompendo le menti con falsi ideali di libertà e di rispetto dei diversi, dall’altro cercando di scatenare una guerra santa tra Cristiani e mussulmani facendo credere che le poche migliaia di fanatici siano tutto l’Islam mentre anche tantissimi islamici moderati vengono uccisi e spogliati dei loro beni.
L’aumento del numero di mussulmani in Europa non desterebbe timori se la nostra cultura fosse ancora forte invece di essere solo un coacervo di finte libertà che anziché liberare l’uomo lo sottomettono alle sue pulsioni più animalesche. Il diffondersi delle droghe ne è l’esempio più lampante così come chiamare “libertà della donna” l’assassinio dei figli nella pancia delle madri. Totale ribaltamento della verità far credere che separare l’identità biologica da quella psicologica non sia una terribile tragedia e un pericolo per le menti più deboli e in formazione; follia chiamare libertà le oscene parodie di un “ebdo” che offende e colpisce i sentimenti più profondi di miliardi di credenti e potrei continuare a lungo.
I mussulmani non mentono dicendo che la nostra è una società senza valori perché questo è quello che emerge di continuo dai media e dai “maestri del pensiero” che sembra abbiano il monopolio della cultura. Se non avessi fiducia in Dio sarei tentato di arrendermi all’ ineluttabile. Non è così. La voce di noi cristiani finora è stata troppo flebile, abbiamo digerito di tutto, consentito tutto. In questo quadro devastato ritengo che l’alleanza con l’Islam moderato sia importante. I suoi valori più profondi non sono troppo dissimili dai nostri, certe rigidezze, come il rapporto con la donna, non sono dissimili da quelle presenti anche in Italia mezzo secolo fa. Ritengo che una convivenza sarebbe possibile e la difesa di valori comuni forse auspicabile.
Luigi Chiavarelli
Aggiungiamo una risposta della Dott.ssa Sonia Topazio, membro dell’Unione Stella d’Italia.
La questione è complessa, però si mischiano troppe cose insieme e la frase sull’aborto è eccessiva perché in primis l’aborto è sempre esistito e la sua regolamentazione è un fatto di civiltà che ha permesso di ridurre la mortalità materna e, in ogni caso dalla sua istituzione il numero di aborti non è aumentato
Sonia Topazio