Abbracci pericolosi

12 Marzo 2015: FONTE -Legione Carabinieri Marche, Compagnia di Fano-

Lunedì 9 marzo. Giorno di mercato settimanale. I Carabinieri della Stazione di Fossombrone da sempre svolgono una pattuglia a piedi per prevenire furti e borseggi notoriamente agevolati dall’assembramento di persone.

Durante il consueto percorso i militari notano una giovane donna, avvenente e prosperose che si muove velocemente passato sul retro delle bancarelle. Il comportamento appare anomalo e sospetto. Decidono di seguirla fino a raggiungerla in un vicino parcheggio. Ad attenderla il marito e il figlio giovanissimo a bordo di una berlina di lusso.

I Militari vogliono vederci chiaro e accompagnano la famigliola, apparentemente innocua, negli uffici della caserma ove procedono alla perquisizione dell’uomo. I tempi si dilatano dovendo aspettare personale femminile per eseguire la perquisizione sul conto della donna.

In queste fasi un uomo, un 61enne del posto, suona alla caserma, entra e chiede di poter denunciare un furto subito poco prima. Appena varcato l’uscio scorge la donna seduta in sala di attesa e rosso in viso comincia ad esclamare “è stata lei! è stata lei!”.

Invitato ad esporre con calma quanto accadutogli l’uomo racconta di aver incrociato la donna ad un bar del centro che lo ha avvicinato e le ha chiesto un passaggio in auto per recarsi in un vicino supermercato. Giunti nei pressi del supermercato la donna “per riconoscenza” lo ha calorosamente abbracciato per poi, inspiegabilmente chiedergli di riportarla nel luogo ove si erano incontrati. Solo dopo aver fatto scendere la donna dall’auto il malcapitato si accorge del fatto che la sua vistosa catenina con tanto di crocifisso in oro massiccio indossata con orgoglio sul petto villoso non c’era più.

Entrando in caserma e scorgendo la donna la riconosceva quale autrice del furto.

Le perquisizioni dei militari non sortivano l’effetto sperato. Notoriamente chi compie questo tipo di furti si muove in “batteria” e appena messo a segno il colpo la refurtiva viene consegnata ad un complice per renderne difficoltoso il recupero.

La donna E.S.B. rumena 35enne residente a Corciano (PG) ma domiciliata a Perugia, con precedenti specifici è stata deferita in stato di libertà all’autorità Giudiziaria.

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