07 Novembre 2014 FONTE – Stelladitalianews.
Lei in macchina verso l’ospedale di Tivoli.
Lei a bordo di una Lancia Y col cognato e la cognata, costretti a fermarsi per fare benzina.
Lei che ha l’urgenza di partorire.
Lei che non riesce a raggiungere il San Giovanni Evangelista.
Lei che ha fatto nascere il suo bambino in una stazione di servizio.
Lei che lo ha fatto proprio durante il nubifragio.
E’ successo giovedì mattina, il 6 novembre, intorno alle 8 all’area Agip di via Empolitana, nei pressi del cimitero, dove lei è una giovane 23enne di Castel Madama, Vanessa Pietropaoli.
Lei che sta per dare alla luce Samuel.
Lei ad un passo dall’ospedale, ferma nella stazione del distributore.
Lei che inizia il parto perché non può far nulla di diverso.
Lei che di certo vorrebbe un medico e una sala operatoria calda e rassicurante.
Lei che vorrebbe il marito accanto.
Ma ci sono anche Loro.
Loro che vedono e corrono.
Loro che assistono ed aiutano.
Loro agitati e preoccupati.
Loro che supportano e chiamano il 118, turbati per le sorti del nascituro che ha ancora il cordone ombelicale unito alla mamma.
Loro che si mettono in contatto con il medico di sala e raccontano l’accaduto.
Loro che seguono alla lettera le istruzioni del ginecologo.
Loro che insieme a Lei sentono il primo vagito di Samuel.
Loro che assistono all’arrivo dell’ambulanza che finalmente porta via Vanessa e Samuel, di corsa verso il San Giovanni Evangelista.
Loro che sono un poliziotto, l’agente di Polizia Gianluca Marinelli, l’ispettore superiore Davide Sinibaldi, in forza al commissariato di Tivoli, e i tre ragazzi che lavorano alla pompa di benzina, il titolare Giorgio Paolini e i due fratelli Matteo e Angelo Lucidi.
Bello il racconto, bello il momento, bella la scena di vita, bella la fusione dei cuori che battono, bella l’avventura nel temporale di una stazione di servizio, bella la nascita cosi prepotente e naturale, bella la fusione degli animi, bello il supporto umano di parenti e di sconosciuti. Bello il minuscolo Samuel che pesa 3 chili e 200 grammi ed è già tornato a casa dove ad aspettarlo ci sono i due fratellini più grandi. Bello soprattutto che in mezzo ai trionfatori di un parto da film ci sia un poliziotto, che stavolta non si trova coinvolto in lotte di piazza, in cortei sindacali, in risse, polemiche e processi.
Stavolta è un poliziotto semplicemente al servizio della gente.
Semplicemente al servizio di una giovane donna che si ritrova a partorire il terzo figlio in una stazione di servizio sotto un nubifragio.
Giovanna Cogliandro