28 ottobre 2014 FONTE – Web News Guardia di Finanza.
Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Crotone, a conclusione di un’indagine delegata dalla locale Procura della Repubblica, ha praticamente posto fine ad una truffa perpetrata, ai danni dell’INPS, attraverso una società cooperativa che ha instaurato fittizi rapporti di bracciantato agricolo. L’attività investigativa ha preso le mosse da una pregressa ispezione eseguita dai funzionari dell’INPS che, analizzando la documentazione aziendale, avevano rilevato delle forti anomalie, giungendo ad annullare i rapporti lavorativi.
Gli approfondimenti eseguiti dalle Fiamme Gialle hanno riguardato le annualità dal 2009 al 2012 ed hanno confermato la sussistenza della frode. In particolare, è emerso che:
- la società cooperativa, relativamente ai periodi d’imposta in esame, ha presentato il modello Unico per il solo 2009, peraltro privo di dati. Le comunicazioni annuali dei dati Iva per gli anni 2009, 2010 e 2011 non evidenziano alcun valore di operazioni attive o passive. Di contro, per tutti gli anni dal 2009 al 2011, sono stati presentati i modelli 770 previsti per la dichiarazione come sostituto d’imposta. Nessuna dichiarazione è stata presentata per il periodo d’imposta 2012;
- riguardo ai terreni condotti in locazione, alcuni proprietari hanno disconosciuto i contratti di comodato, precisando di aver provveduto in proprio alla coltivazione dei fondi. Altri, peraltro legati da vincoli di parentela con il legale rappresentante della cooperativa, hanno sostenuto di aver concesso in fitto i terreni, fornendo tuttavia dichiarazioni contrastanti con quanto risultante dai contratti stessi;
- molti lavoratori hanno dichiarato di essere stati impiegati in mansioni diverse (addetti alle pulizie), altri non hanno saputo fornire elementi precisi ed attendibili in ordine alle colture effettuate o non sono stati in grado di riconoscere i propri “datori di lavoro”.
In definitiva, l’indagine ha dimostrato che la cooperativa aveva assunto solo “sulla carta” i numerosi braccianti agricoli, consentendo loro, in tal modo, di beneficiare indebitamente di indennità previdenziali ed assistenziali (assegni di maternità, indennità di disoccupazione e di malattia). Il sistema fraudolento ha arrecato all’I.N.P.S. un danno complessivamente quantificato in €. 504.000,00. I falsi braccianti, unitamente al legale rappresentante della cooperativa, sono stati denunciati, in concorso, per il reato di truffa aggravata. L’ attività investigativa, svolta sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria ed in piena collaborazione con l’Ente Previdenziale, conferma ulteriormente l’impegno della Guardia di Finanza nell’attività di contrasto delle frodi nel settore della spesa pubblica che si concretizzano a danno del bilancio nazionale e locale, determinando la dispersione di risorse che dovrebbero effettivamente essere messe a disposizione, ancor di più in questo momento di grave crisi, per il sostegno delle imprese agricole realmente operative.