Complici e fiancheggiatori del terrorismo

9 Agosto 2014:
Due giovani donne italiane, politicamente schierate in prima linea dal momento che si fanno fotografare con le bandiere palestinesi e irachene sullo sfondo, incongruo, del Duomo di Milano, hanno la bella idea di andare in Siria, dove infuria una guerra crudelissima e dalle implicazioni pericolose per la pace mondiale e, non paghe, di raggiungere Aleppo, roccaforte del terrorismo religioso islamico.
Ovviamente vengono rapite. Ovviamente l’Italia si mobilita per riportarle a casa. Ovviamente questo costerà alle nostre tasche di contribuenti qualche milione di euro.
altrettanto ovviamente la vita non ha un prezzo ed è dovere dell’Italia salvare i suoi, pur stupidi, cittadini anche se, nel caso dei nostri stoici Fucilieri di Marina rapiti dallo stato canaglia dell’India nessuno sembra ritenere giusto riportarli a casa.
Però vorrei fare un ragionamento aggiuntivo. Se andare ad Aleppo vuole dire esporsi volontariamente a un rischio altissimo di essere rapiti e se, come è peraltro giusto, per riportare a casa la mia testa di cavolo l’Italia pagherà un riscatto ai terroristi islamici allora io, con il mio gesto folle ed imbecille, sono complice e fiancheggiatore del terrorismo in quanto, tramite il riscatto che verrà sicuramente pagato per me, lo sto finanziando.
Un giudizio ingeneroso? voi che ne dite, mi piacerebbe molto che in questo agosto uggioso, tra temporali e refoli d’aria fredda, qualcuno mi confortasse con la propria opinione.
Andrea Marrone

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