08 Maggio 2014, ore 14,45 – FONTE – Comando delle Forze Operative Terrestri –
I Sindaci dei Comuni della Valle Olona hanno incontrato ieri mattina, il Comandante del NATO Rapid Deployable Corps Italy, Generale di Corpo d’Armata Giorgio Battisti in occasione della ricorrenza del 153° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano.
Il Generale Battisti, dopo un breve escursus storico sulle origini della Forza Armata, ha sottolineato che la presenza in caserma dei Primi Cittadini testimonia il sempre più solido legame tra NRDC-ITA e il territorio.
I Sindaci, ancora una volta, hanno manifestato il loro apprezzamento per l’opera che i militari italiani di ogni grado, Arma e specialità svolgono sia in Patria, nel controllo del territorio a salvaguardia della sicurezza dei cittadini e nelle emergenze ambientali, sia all’estero nelle missioni in aree di crisi.
E a proposito dell’impegno di NRDC-ITA in Afghanistan nel 2013, il Comandante di NRDC-ITA, nel ringraziare i Sindaci per la partecipazione, ha consegnato loro una copia del volume “One year in Kabul – memory of a unique experience” testimonianza dell’impegno profuso dai militari dei 15 Paesi alleati nel contribuire al processo di riconciliazione e stabilizzazione di un Paese dalla storia millenaria martoriato da oltre quarant’anni di guerre.
L’Esercito Italiano è nato il 4 maggio 1861 a Torino quando, l’allora Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretò il passaggio dal Regio Esercito all’Esercito Italiano abolendo l’antica denominazione di Armata Sarda.
La storia dell’Esercito Italiano, tuttavia, ha radici molto più lontane.
Il 18 aprile 1659 infatti, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all’impiego, indisse un bando per il reclutamento di 1.200 uomini da inquadrare in un Reggimento detto “delle Guardie”.
Questo evento segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, organismi propri dello Stato. Il Reggimento “delle Guardie” fu, dunque, il primo reparto permanente d’Europa, precursore dell’attuale Esercito di professionisti