4000 visitatori al museo della Brigata “Sassari”

07 Maggio 2014, ore 18,10 – FONTE – Comando delle Forze Operative Terrestri –

Il museo storico della Brigata Sassari con più di 4000 visitatori è risultato essere, ancora una volta, tra i più visitati dei 49 siti di Sassari aperti al pubblico in occasione della nuova edizione regionale della manifestazione “Monumenti Aperti” che si è svolta lo scorso fine settimana. Per l’occasione, oltre a rendere disponibile il Museo al pubblico nel fine settimana si è anche proiettato, nel circolo unificato “Diavoli Rossi” della Caserma “Lamarmora”, edificio che può essere considerato altro monumento cittadino, il filmato “Trincee” gi-rato negli anni 2000 con la sponsorizzazione e la collaborazione del Comando Brigata. Inoltre, si è ampliato lo spazio espositivo e, con il contributo del Museo del Risorgimento della Città di Sanluri (CA), sono stati resi disponibili alla cittadinanza sassarese alcuni preziosi cimeli tra i quali l’uniforme del Duca d’Aosta e un raro fucile da trincea. Nei prossimi giorni il museo proseguirà le attività culturali a favore delle scuole della Sardegna nella visita guidata agli spazi espositivi. Realizzato nel 1992 con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, custodisce le tradizioni dei leggendari “Diavoli Rossi” il cui mito continua ad affascinare e a richiamare migliaia di persone che, accompagnate dal direttore del museo e dai suoi collaboratori, hanno la possibilità di effettuare una visita guidata all’interno delle sale espositive ubicate al piano terra della caserma “La Marmora” in piazza Castello. Il percorso espositivo, incentrato sul tema della Grande Guerra, si sviluppa attraverso cinque sale che custodiscono un’interessante documentazione fotografica sugli eventi bellici nei quali i reggimenti sardi diedero prova del loro straordinario valore. Particolarmente interessanti sono le uniformi d’epoca ed i cimeli appartenuti ai per-sonaggi che con il loro eroismo contribuirono ad alimentare la leggenda della Brigata Sassari come il Generale Giuseppe Musinu, il Capitano Emilio Lussu, l’aiutante di battaglia Raimondo Scintu e del Tenente Alfredo Graziani, autore oltretutto della gran parte della collezione fotografica esposta.

 

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