05 Maggio 2014, ore 14,35 – FONTE – Comando Militare Esercito ‘Friuli Venezia Giulia’ –
E’ da considerarsi una data storica, quella di sabato 3 maggio. Una data che ha visto l’inizio ufficiale delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia e che ha un significato particolare anche perché il 4 maggio 1861 nasceva l’Esercito Italiano.
Sabato scorso a Udine, presso il Tempio Ossario, alla presenza del Comandante del COMFODI NORD, Generale di corpo d’armata Bruno Stano, del Comandante Militare Regionale FVG, Generale Alessandro Guarisco, del Presidente Nazionale di Assoarma, Generale Buscemi, del Presidente del Comitato promotore e coordinatore Assoarma, Generale Ficuciello si è tenuta la cerimonia di benedizione e consegna della Bandiera del Centenario, simbolo massimo della memoria dei caduti nella Grande Guerra, al Comitato 4° Raduno ASSOARMA da parte del Presidente nazionale dell’Associazione nazionale del Fante, Antonio Beretta.
Prima della cerimonia di benedizione della Bandiera ha preso la parola il sindaco di Udine, che ha ricordato come “i nostri soldati portino la civiltà dove ancora non c’è.
E un pensiero va a tutti i caduti nelle recenti missioni di pace, e uno ai marò, vittime di una clamorosa ingiustizia internazionale”.
Dopo la deposizione della corona d’alloro nella cripta dei Tempio Ossario in memoria e onore dei 23 mila soldati che qui riposano, i labari, i gonfaloni dei Comuni decorati di medaglie d’oro al valor militare (M.O.V.M) di Udine, di Trieste e la bandiera M.O.V.M. del Comune di Osoppo, e tutti i medaglieri, assieme alla Bandiera del Centenario, hanno sfilato lungo le vie della città preceduti dalla fanfara dei bersaglieri in congedo di San Giorgio di Nogaro e seguiti da alcune pattuglie di ciclisti bersaglieri in congedo di Palmanova.
La funzione religiosa, concordata con la comitato organizzatore del centenario della Grande Guerra ha previsto la lettura di due pagine dell’Albo d’oro da parte di alcuni studenti, e la deposizione di una corona ai caduti presso piazza Libertà.