24 Aprile 2014, ore 19,20 – FONTE – Marina Militare –
In questi giorni, la Multinational Force and Observers in Sinai ha condotto nella base di ‘Campo Sud’ a Sharm el-Sheikh, il periodico seminario a favore delle componenti operative della forza di pace che, dal 1982, vigila sul rispetto del trattato stipulato tra Egitto e Israele al termine della guerra del Kippur.
Tra i temi trattati il soccorso marittimo, importanti per le attività svolte dalle unità della Coastal Patrol Unit. Delle tredici nazioni partecipanti l’Italia fornisce per intero la componente navale, impiegando 78 uomini e le navi della classe Esploratore, impiegate nel pattugliamento delle acque a est della penisola del Sinai, dello Stretto di Tiran e di parte del Golfo di Aqaba.
Tutti i partecipanti al seminario hanno preso parte ad una missione di pattugliamento nello Stretto di Tiran, a bordo delle unità Esploratore e Sentinella.
Durante i lavori del gruppo e nel corso della missione in mare, il comandante del Decimo Gruppo Navale Costiero, capitano di fregata Francesco Pepe ha dato particolare risalto alle capacità della Coastal Patrol Unit, di condurre operazioni di ricerca e soccorso, ricordando il contributo fornito in passato in diverse operazioni di salvataggio nel mar Rosso e nel golfo di Aqaba, come per le imbarcazioni The Rock e Naama, per un velivolo della compagnia Flash Air, e per il traghetto El Salam Boccaccio 98.