12 Aprile 2014, h. 00.03 – FONTE – Stella d’Italia News – La Marina Militare filippina ha annunciato un piano per il potenziamento delle proprie capacità operative nell’arcipelago delle Spratly. L’obiettivo è contrastare la supremazia della Cina in una regione il cui controllo è rivendicato da tutti gli Stati rivieraschi. In particolare verrà potenziata la base militare navale di Oyster Bay a 160 km dalle Isole Spratly, storicamente contese tra Filippine e Cina.
A fine novembre era stato indetto un appalto per la costruzione di nuove infrastrutture portuali nella base navale di Ulugan Bay (finora attrezzata per ospitare solo piccole unità) nell’isola di Palawan, vicina all’area contesa. Il contratto prevede la realizzazione di due moli da 150 metri, un eliporto, una rampa di imbarco/sbarco per le unità anfibie. Un anno fa l’agenzia di stampa giapponese Kyodo rivelò che sull’isola di Palawan i marines statunitensi avrebbero istituito un posto di comando avanzato. A Palawan, infatti, si tengono ogni anno esercitazioni congiunte tra forze anfibie statunitensi e filippine.
In un recente incontro con il Presidente delle Filippine, Benigno Aquino, però, il Segretario alla Difesa USA Chuck Hagel ha confermato che la strategia degli Stati Uniti in questo specifico settore non è quella di progettare sedi militari permanenti nelle Filippine. Questo rappresenterebbe, infatti, un ritorno ai vecchi tempi della Guerra Fredda. La nuova installazione, oltre ad accogliere parte della rinnovata flotta filippina e alleviare il carico operativo della base di Subic Bay, servirà anche come nuova testa di ponte statunitense nel Mar Cinese Meridionale. Una volta finalizzato il nuovo quadro militare e di sicurezza tra i due Paesi, infatti, gli USA potranno usufruire di una posizione privilegiata da cui monitorare, ed eventualmente contenere, le attività cinesi nell’area.