Sequestrati beni per un valore di oltre 2,3 milioni ad usuraio

02 Aprile 2014, ore 18.45 – FONTE – Gdf Comando Provinciale di Trapani –

Al termine di complesse e laboriose indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani, i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Trapani hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di un noto imprenditore di Custonaci già tratto in arresto dagli stessi finanzieri, l’anno scorso, per aver illecitamente finanziato, a tassi usurai (talvolta superiori al 120% annuo), svariati imprenditori operanti nel settore del marmo che versavano in difficoltà finanziaria.

Nello specifico, i militari, dopo aver accertato le responsabilità penali dell’interessato, eseguendo nei suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, hanno concentrato le attenzioni sull’elevato tenore di vita e sull’ingente patrimonio accumulato nel tempo dall’usuraio e dal suo nucleo familiare, rilevando una fortissima sproporzione tra i beni posseduti e i redditi conseguiti e dichiarati negli ultimi 20 anni (al momento dell’arresto era in possesso di 370 mila euro in contanti).

Basti pensare che a fronte di poche decine di migliaia d’euro di redditi dichiarati, l’usuraio conduceva un tenore di vita di gran lunga al di sopra delle proprie possibilità, risultando proprietario, direttamente o per il tramite dei propri familiari, di numerosissimi beni mobili e immobili.

Gli accertamenti patrimoniali svolti con pazienza certosina dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, hanno consentito di dimostrare che l’ingente patrimonio era direttamente riconducibile all’attività di usuraio svolta e pertanto assoggettabile a sequestro/confisca secondo la legislazione vigente.

Per quanto sopra, il GIP presso il Tribunale di Trapani, ritenendo fondate le argomentazioni fornite dai finanzieri emetteva un decreto di sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore di oltre 2,3 milioni di euro e riguardante i seguenti cespiti:

  • un intero complesso aziendale con sede a Custonaci e comprendente un ristorante/pizzeria, un bar, una sala da ballo e una sala ricevimenti
  • nr. 30 immobili di cui nr. 17 appezzamenti di terreno, nr. 5 abitazioni, nr. 3 villette e nr. 5 locali a destinazione commerciale, nonché nr. 2 autovetture

Al termine del processo con rito abbreviato, tenutosi nella serata del 31 marzo c.a., l’usuraio è stato condannato a 9 anni e 4 mesi di reclusione e il rilevante patrimonio sequestrato dai finanzieri definitivamente confiscato.

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