A Roma chiusi i lavori di “Difendi la Patria dai Valore alla Vita”

16 Marzo 2014, ore 20,30: FONTE – Stella d’Italia News –

Grande successo per gli organizzatori del 3° Corso di formazione riservato al personale militare delle Forze Armate svoltosi nella Sala Lisai del Policlinico Militare “Celio” di Roma, lo scorso 13 marzo.

Una giornata intensa e partecipata da oltre 40 ufficiali, sottufficiali delle quattro Armi (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri ndr), provenienti da diverse regioni italiane, per  aggiornarsi sulla situazione italiana della donazione e trapianto di organi e per approfondire la tematica scientifica e le tecniche di comunicazione da trasferire ai giovani militari operativi nei rispettivi Reparti.

Al corso hanno preso parte anche 12 Crocerossine del Lazio ed il promotore della Campagna DIFENDI LA PATRIA DAI VALORE ALLA VITA, il S.Ten. Giampiero Maccioni, ufficiale in congedo della Divisione Folgore, nonché trapiantato di cuore da oltre 17 anni.

Nell’introdurre i lavori, l’Ispettore Generale della Sanità Militare, Generale Marmo, ha ringraziato il S.Ten. Maccioni per la sua opera di promozione della campagna che porta lo slogan da lui coniato nel 2007 e per aver reso possibile, con il coinvolgimento della Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia, la realizzazione di un protocollo tra i due Ministeri, nello stesso anno, e non solo, ma aver tenacemente realizzato le iniziative di promozione nei reparti operativi della Brigata Meccanizzata “Sassari”, tra i carabinieri della Scuola di Iglesias in Sardegna e con il 66° Reggimento Aviotrasportato di Forlì.

Immagine BRIGATA SS Iglesias Sett.2011 Carabinieri

Forlì 2013

I lavori sono stati moderati dal Generale di Brigata Semeraro ed iniziati con la presentazione delle relazioni del Centro Nazionale Trapianti, le quali, redatte da personale esperto del Centro hanno toccato temi quali l’organizzazione della rete nazionale trapianti ed i dati relativi alle donazioni di organi tessuti e cellule che dimostrano un buon livello di efficienza e di qualità molto vicini ai dati delle nazioni europee  come la Spagna (sempre ai primo posto a livello mondiale ndr) e la Francia.

Il Presidente dell’Associazione AIDO ha fatto riferimento alla legislazione del settore che si rivela tra  le  più garantiste al mondo creando nei cittadini l’assoluta garanzia per il delicato aspetto della morte cerebrale e il prelievo degli organi da trapiantare da donatori deceduti.

Come da programma, il Capitano di Fregata Filippo La Rosa, medico collaboratore del responsabile scientifico dell’Ispettorato della Sanità Militare, il Capitano di Vascello Filippo Crociata, nel suo intervento, ha rivisitato le finalità del protocollo ministeriale DIFENDI LA PATRIA DAI VALORE ALLA VITA, mettendo in risalto i punti forza del programma formativo dei corsi e altresì gli interventi operativi di promozione della cultura della donazione e del trapianto, svolti sin dal 2007 ad oggi, dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia e dall’Associazione Sarda Trapianti, all’interno dei Reggimenti, unità operative dell’Esercito e della Scuola Allievi Carabinieri.

A conclusione del suo appassionato intervento l’Ufficiale della Marina ha auspicato, per il futuro, una programmazione sinergica del binomio formazione-promozione operativa da realizzare tra le istituzioni militari, il Centro Nazionale Trapianti e le Associazioni di Volontariato e quelle d’Arma, come l’UNUCI.

Mimosa Cavicchi CNT, Vincenzo Passarelli AIDO, Giampiero Maccioni Maccioni UNUCI , Cap.La Rosa Ispettorato Sanità Militare
Foto: Mimosa Cavicchi CNT, Vincenzo Passarelli AIDO, Giampiero Maccioni UNUCI ,
Cap.La Rosa Ispettorato Sanità Militare

Nel pomeriggio, i gruppi di lavoro, guidati dai dirigenti dell’AIDO, hanno affrontato e discusso in modo articolato le tematiche scientifiche del settore ed in particolare quelli sulla comunicazione relative alla tematica della morte cerebrale, del prelievo e trapianto degli organi.

Maccioni l'eperienza del trapianto           Copertina Libro

La conclusione dei lavori ha riservato il prezioso contributo della esperienza vissuta di Giampiero Maccioni  trapiantato di cuore da 17 anni raccontata attraverso le pagine del suo libro, dal titolo Vi darò un cuore nuovo, offerto in omaggio ai partecipanti.

Senza nessuna pretesa letteraria, Maccioni, con il suo libro, ed in questa occasione ha voluto offrire  una commovente testimonianza  sulla sua più grande ed esaltante “avventura umana e cristiana”, iniziata nel lontano 1974, trentaduesimo della sua nascita.

Un libro di coraggio e per necessità, dice  poeticamente Angelo Cerchi nella prefazione, con all’interno impreziosito dei bellissimi e delicati carboncini che ritraggono la Via Crucis di Cristo, disegnati dal fratello di Angelo, bravissimo artista,  Stefano Cherchi che sono state le icone di questo calvario e di questa “triste e meravigliosa avventura di resurrezione a vita nuova”.

Giampiero ha concepito il libro solo ed esclusivamente per  rendere a se stesso, alla sua famiglia, ed a  tutti una testimonianza, una verità. Per indurci in  riflessioni e valutazioni intorno al problema della salute, del trapianto  e della donazione di organi. Dalle parole espresse in questa occasione dall’autore,  sono emerse autentiche emozioni e coinvolgimento in una vicenda personale e familiare, che alla fine è entrata nella mente e nel cuore dei partecipanti.

La presentazione del libro è stata occasione di dibattito e confronto in convegni svolti in Sardegna e in Italia, facendo particolare riferimento anche ad alcuni circoli dei sardi emigrati (Roma, Udine, Trieste, Asti e Padova) alle sezioni UNUCI ed alle associazioni di volontariato del settore della donazione e trapianto.

La conclusione ed il monito: la realizzazione di un  programma operativo di iniziative da proseguire nei prossimi anni anche sulla scorta delle esperienze cominciate dal 2007 fino al 2013 così come è stato efficacemente esposto nello scorrere delle immagini sulle iniziative di promozione “sul campo”.

L’auspicio e l’augurio che questi convegni affrontino tali argomenti in un’ottica multidisciplinare e unitaria, che veda coinvolte tutte le realtà, per confrontarsi poi con i malati e fra i volontari che aprano la strada a nuove relazioni,  a metodi comuni, su tutto il territorio nazionale, nel tentativo di mettere realmente il malato al “centro” delle strategie di cura.

La formazione in campo sanitario è un diritto-dovere, le esperienze personali donate ad altri sono un valore aggiunto per lo scopo comune.

S.Ten.Giampiero Maccioni

Presidente Sezione UNUCI Iglesias

Presidente Associazione Sarda Trapianti

Segretario Nazionale Federazione Liver Pool

 

 

 

 

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