Le “penne musicali” della Taurinense scrivono pagine di consensi

11 marzo 2014, ore 18.55 – FONTE – Annamaria CICCHETTI-

Sport e Musica insieme per questo 2014. A Torino lo sci professionistico presentato ai trascorsi CaSta e i brani proposti della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense hanno donato, ai cultori della disciplina sportiva e agli appassionati della Musica in uniforme, uno spettacolo difficile da dimenticare, al punto tale che ad ogni successiva esibizione della Fanfara dalla penna nera, il ricordo del concerto tenutosi lo scorso 8 gennaio al Conservatorio Statale Musicale “Giuseppe Verdi” di via Mazzini, lascia intravvedere quel sorriso di compiacimento per aver saputo, con determinazione, imporsi nei cuori degli italiani.

Il Generale Massimo Panizzi, da qualche mese neo Comandante la Brigata Alpina Taurinense, arrivato direttamente da palazzo Difesa di Roma, ha espresso con entusiasmo apprezzamento per il complesso musicale e non da meno il Generale Alberto Primicerj, Comandante le Truppe Alpine.

Insomma un evento musicale che ha fatto registrare il tutto esaurito, con la coda di cittadini ed appassionati che per nulla al mondo vi avrebbero rinunciato. Eppure in molti, seppur determinati a sedersi anche solo agli ultimi posti della sala, alla fin fine hanno dovuto desistere.

E la curiosità è donna. Chissà quale programma musicale avrà mai presentato, il giovane Maresciallo Calandri?

Un programma dedicato allo specifico evento, un mix ben studiato di brani legati allo sport e di produzione musicale di qualità, mai banale e soprattutto ben scritta.

Il concerto è stato aperto con l’Inno dei Casta, seguito dall’ormai conosciutissima e sempre apprezzata Bonsoir mes Amis del Maestro Calandri, il quale ha poi “concesso” allo spettatore la libertà di abbandonarsi e lasciarsi emozionare nei vari momenti evocativi della Musica d’Autore e Sport.

Il finale dal II atto dell’Opera “Aida” di Giuseppe Verdi con la nota “Marcia trionfale” ed una “Suite” dei temi di Vangelis tratti dal film “Momenti di Gloria” (Chariots of fire, ndr) hanno risuonato nel Conservatorio: un lavoro quest’ultimo, elaborato dal M° Calandri, il quale ha sapientemente estrapolato le principali melodie inserendo, come nella partitura originale, anche un pianoforte.

calandri

Ed è stata proprio la presenza dello strumento a corda a sottolineare l’importante peculiarità della serata: alcuni allievi del Conservatorio di Musica di Torino prendendo parte al concerto hanno permesso alla Fanfara di spaziare in un repertorio tale da elevarla a grande Orchestra.

Con gli alpini della Taurinense si è cimentato Salvatore Spano della classe di Jazz, il quale ha suonato i temi di Vangelis regalando a tutti una cadenza solistica di estrema delicatezza.

L’emozione è stata così alta che lo stesso pubblico ha tributato un lunghissimo e caloroso applauso che con affetto ha sugellato un simbolico abbraccio tra il maestro Calandri e Salvatore Spano, il quale anche durante il proseguimento del concerto ha dimostrato di essere un musicista di grandissima qualità.

E per la “par condicio dei sessi” è salita sul palco una giovane e talentuosa pianista, Federica Mele.

Il brano in cui si è esibita Federica è al quanto difficile quanto trascinante: Danzòn n.2 di Marquez, pezzo che è repertorio addirittura della Banda della Polizia di Stato e della Banda dell’Esercito italiano, in cui il pianoforte è parte integrante dell’organico orchestrale.

Questo a testimonianza che le Fanfare e Bande di Brigata hanno delle potenzialità nascoste; la differenza, purtroppo, la fa lo status giuridico e gli organici.

Mai nessuna Fanfara di Brigata si era fino ad ora cimentata in una pagina d’Autore così ricca di sfumature, tant’è che inizialmente poteva apparire quasi un azzardo; ma sono bastate le prime battute e i primi cambi di tempo per comprendere che la “Tau” non scherzava affatto: durante l’esecuzione (seppur a dire di qualche addetto ai lavori, talvolta acerba in taluni momenti a causa della natura stessa degli organici delle fanfare) Calandri ha saputo tirar fuori dai suoi ragazzi una tale quantità e qualità di Musica che tuttora ci lascia emozionati.

Ragazzi che hanno ipnotizzato il pubblico, ai quali hanno dedicato ben cinque minuti ininterrotti di applausi finali tra i quali sono stati chiamati ad alzarsi anche i solisti: Mercurio Tromba, Igor Cieri e Emanuele Mariani al Clarinetto, Fabio Citro alla Tromba, Alessia Deana al Flauto e Ottavino ed ancora la pianista Federica Mele, musiciste quest’ultime molto accorte e complici nelle difficili parti all’unisono che le impegnavano.

Il pubblico ha avuto qualche attimo appena per riprendersi da tutta questa vitalità e suggestione ed ecco arrivare l’energia di Gonna Fly now, colonna sonora del film Rocky, nella trascrizione di Marco Somadossi, nella quale, sorpresa nelle sorprese, un assolo di Armando Sucapane, al sax ed ancora un grande e ritmatissimo Spano al pianoforte hanno impreziosito l’esecuzione.

Dopo tutta questa ondata di vivacità, il M° Calandri ha inserito un altro brano tipico dell’italianità con una suggestione legata allo sport: un po’ a citare ed omaggiare di un tributo, la compianta figura di Luciano Pavarotti alle Olimpiadi di Torino ed allora dal palco si è levato il Nessun Dorma dall’Opera Turandot di Giacomo Puccini.

E il noto Vincerò, dedicato agli sportivi che si sarebbero apprestati di lì a poco a contendersi il titolo è stato cantato da Diego Giordana, allievo della classe di canto della Fondazione Fossano Musica, città in cui risiede la base del 1° Reggimento di Artiglieria terrestre della Brigata Alpina Taurinense: l’acuto, assai deciso e pulito ha ricevuto una vera e propria “standing ovation”.

Un repertorio ed esperimenti innovativi per una Banda di Brigata, che con l’amore per il proprio lavoro e tantissima fatica professionale cerca di spostare sempre di più i limiti della qualità artistica verso un prodotto serio e sostanzioso. Certo, come sempre riflettiamo sul fatto che se gli organici delle Fanfare fossero più strutturati e costituiti da personale selezionato specificatamente tramite concorso, come già accade per i Vfp4 sportivi, i maestri e gli orchestrali avrebbero sicuramente possibilità espressive, culturali e di immagine infinitamente superiori.

Il concerto per i CaSta si è concluso con i brani istituzionali che la Taurinense, come firma e tradizione, inserisce nel finale: l’Inno degli Alpini e l’Inno Nazionale preceduti dalla sempre graditissima Marcia dei Coscritti piemontesi, ovvero l’Inno della Brigata “Taurinense”. Questa volta con una piacevole sorpresa: a metà del secondo ritornello del popolarissimo brano torinese, inaspettatamente è ritornato sul palco, Salvatore Spano, improvvisando una divertentissima “gag” con il Direttore, esempio questo che le Bande militari sono vita e divertimento, a dispetto di tutti coloro che vogliono continuare a vederle ingessate e lontane dalla gente comune.

Un momento veramente emozionante con una digressione ricercata e molto rispettosa che ci ha portati nella musica “salottiera” piemontese di fine ottocento per poi arrivare a citare l’universo della musica marciabile afro-americana per fiati, fino ad un trascinante “ragtime” dal sapore un poco Gershwiniano. Di tutta risposta la Fanfara Taurinense ha finito il brano swingandolo, trascinando così il pubblico in un altro, l’ennesimo, lunghissimo e calorosissimo applauso.

Una serata all’insegna delle note, pensando allo sport, che ci ha dato enormi soddisfazioni; una stupenda serata di tante emozioni e sensazioni volte al positivo, alla ricerca del benessere psichico, frutto del lavoro di squadra eccezionale, di una collaborazione con gli Enti musicali del territorio, il Conservatorio di Torino che ha dimostrato ancora una volta il suo impegno e valore nell’ambito della società e delle istituzioni piemontesi, elementi condivisi e supportati anche dagli alti Ufficiali presenti alla serata in musica.

Ed allora benvenuto 2014 anche sul fronte della musica dalla “penna nera”!

Abbiamo ancora altri 307 giorni, prima che arrivi il 2015, per scrivere con queste belle “penne nere” altre pagine in Musica a partire dalla replica del concerto, eseguito nel teatro di Sestriere lo scorso 28 gennaio 2014.

Qualche giorno di riposo ed ecco i prossimi concerti da non perdere.

Venerdì 21 marzo 2014 alle ore 21.00 appuntamento al Teatro comunale di Verrés (AO), concerto con il Coro alpino “Verrés”.

Il mese d’aprile sarà l’occasione per  la Celebrazione del 62° anniversario della nascita della Brigata Alpina “Taurinense”.

Nei giorni 10 e 11 maggio la Fanfara della Brigata Alpina Taurinese, con in testa il suo maestro direttore, Maresciallo Marco Calandri prenderà parte alla Ottantasettesima Adunata Nazionale degli Alpini, che si svolgerà a Pordenone.

Insomma basta appuntare le date nella propria agenda elettronica sintonizzare la sveglia e aspettare che … <passano i bei alpin>.

Annamaria Cicchetti

Foto in evidenza a cura di Valentina RIVA

 

 

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Commenti

1 commento

  1. L’aquila alpina, vera “aquila che sopra tutti vola”. vola sempre alto – e giusto! – anche nella musica!!!!
    W GLI ALPINI E LE LORO FANFARE!

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