6 marzo 2014: ore 12.10 – FONTE – UNIFIL “Brigata Granatieri di Sardegna” –
Nei giorni scorsi, il Comando del Settore Ovest (JTF-L – Joint Task Force Lebanon), su base Brigata “Granatieri di Sardegna”, ha inaugurato in alcune scuole primarie del Libano del Sud dei corsi basici di lingua italiana, distribuendo tra i banchi scolastici l’“Alfabetiere”, un volume ricco di disegni e colori, con il quale i bambini locali hanno iniziato un “viaggio” nell’alfabeto italiano.
In particolare, nel corso della cerimonia di inaugurazione, alla scuola di Al Qulaylah, il Comandante del Settore Ovest, Generale di Brigata Maurizio Riccò, alla presenza del Sindaco della Municipalità, Signor Ghass Salman e del Direttore della Scuola, ha sottolineato l’importanza dell’apprendimento delle lingue straniere quale strumento di integrazione per i giovani “cittadini del mondo”.
Il corso in parola, condotto dal personale del Gruppo Supporto di Aderenza (CSS BN – Combat Service Support Battalion), su base 1° Reggimento Trasporti e nell’occasione rappresentato dal suo Comandante – Colonnello Mario Stefano Riva, è stato realizzato mediante la donazione di materiale didattico al cui progetto hanno contribuito il Consiglio Regionale della Campania, della Provincia di Salerno e del Comune di Scafati, l’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna, la ONLUS “Associazione senza Frontiere”, l’Associazione “Spes Scafati” e le Ditte Fabriano e Carioca.
Il corso testimonia come il raggiungimento dell’obiettivo della pace, della stabilità e della convivenza possa essere conseguito investendo, soprattutto, nella formazione culturale delle “nuove generazioni”.
La conoscenza e il rispetto delle realtà culturali degli altri paesi, in questo caso del nostro paese Italia potrebbe essere un punto di forza, quando la “non conoscenza” e il “non rispetto” dell’altro è l’anticamera del contrasto socio-politici che porta ai conflitti perenni senza ritorno.
E non solo la conoscenza e il rispetto sono punti cardini di una serena vivibilità nel globo, anche il riconoscere al più facoltoso la bontà di saper supportare i bisogni primari dell’umana persona che sfortunatamente si è trovata a nascere in un contesto diverso.
I caschi blu di ITALBATT su base 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, rappresentati dal loro Comandante, Colonnello Claudio Caruso – nella municipalità di Ramadyah, hanno donato dei capi di abbigliamento per la popolazione locale mentre, in quella di Al Mansouri, hanno inaugurato un progetto che riguarda la realizzazione di segnaletica stradale orizzontale e verticale e di rallentatori sul tratto di strada che va dalla base della Task Force di manovra fino alla citata municipalità.
Nella base “Millevoi” di Shama, invece, sono stati ospitati i ragazzi e le ragazze dell’ “Al Hanan Center”, struttura riabilitativa della cittá di Tiro per la cura, l’istruzione e l’integrazione dei giovani diversamente abili. Il Comandante della Joint Task Force Lebanon – Generale di Brigata Maurizio Riccò e il personale del Gruppo Supporto di Aderenza (CSS BN – Combat Service Support Battalion), su base 1° Reggimento Trasporti, comandato dal Colonnello Mario Stefano Riva, hanno aperto le porte della sede a 15 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 21 anni, ai loro genitori e agli educatori del Centro.
Nel corso dell’incontro, svoltosi all’insegna della gioia e dell’allegria, è stato inoltre donato all’Istituto del materiale didattico, in collaborazione con la delegazione di Verona del Sovrano Militare Ordine di Malta.
A Shama dove il Tricolore italiano s’impegna per la crescita e il benessere della popolazione della “Terra dei Cedri”, non manca attenzione particolare al mantenimento della sicurezza.
Anche se la popolazione cerca di vivere al meglio delle condizioni, i pensieri e le azioni contrarie sono sempre in agguato per questo si lavora per essere sempre pronti ad affrontare qualsiasi situazione.
Ne è stata un esempio, l’esercitazione multinazionale denominata “Steel Storm”, appena conclusasi, la quale è stata condotta tra unità di UNIFIL e le Forze Armate Libanesi (LAF, al fine di addestrare le forze intervenute all’impiego congiunto di armi di diverse nazionalità attraverso procedure di coordinamento dedicate.
Per il contingente italiano, su base Brigata “Granatieri di Sardegna”, hanno partecipato all’esercitazione, in giornate diverse, assetti della Task Force di Manovra (ITALBATT), la Sector Mobile Reserve (SMR) e personale specializzato EDD (Explosive Detection Dog) e IEDD (Improvised Explosive Device Disposal) impiegato nella lotta agli ordigni improvvisati.
Le attività congiunte, uno tra i compiti più importanti sui quali i caschi blu di UNIFIL si stanno concentrando, costituiscono, con l’addestramento delle Forze Armate Libanesi, uno dei pilastri della missione: creare l’amalgama tra il casco blu ed il collega della “Terra dei cedri”.
Insomma, anche se in alcuni luoghi del Libano, ogni tanto arrivano notizie poco rassicuranti, almeno la popolazione che sta vivendo a stretto contatto con i nostri soldati, diciamo che può sentirsi certa di poter raccontare ogni giorno che il buon Dio gli regala.
Annamaria Cicchetti