Sommergibili e sommergibilisti: mezzi e uomini “taciti ed invisibili”

13 Febbraio 2014 – ore 12,35 : FONTE – Marina Militare –

Sfiorano l’onde nere nella fitta oscurità… Taciti ed invisibili…” così recita l’inno di quegli uomini della Marina Militare che hanno scelto una delle professioni più affascinanti della Forza Armata: il sommergibilista. Categoria che richiede una preparazione tecnica specifica, oltre ad una predisposizione fisica e mentale. Grazie al processo di ampliamento e modernizzazione che la Marina Militare ha affrontato nel settore della subacquea, dettato dalle esigenze di mezzi via via più avanzati come i battelli della classe Sauro e i moderni e sofisticati battelli della classe Todaro, oggi la Scuola Sommergibili, dotata dei più avanzati ausili didattico-addestrativi quali gli allenatori di immersione e di combattimento (vere e proprie repliche degli ambienti di bordo in grado di riprodurre i comportamenti dinamici del sommergibile), costituisce un riferimento assoluto per le forze subacquee delle Marine moderne capace, all’occorrenza, di fornire supporto formativo ed addestrativi anche a Marine alleate.

Sommergibili e sommergibilisti-

Il percorso formativo degli aspiranti sommergibilisti ha inizio presso gli istituti di formazione della Marina Militare – Accademia Navale e Scuola Sottufficiali (Taranto e La Maddalena) – e al termine della formazione di base si accede alla Scuola Sommergibili per il Tirocinio Basico, indipendentemente dal corpo, grado e categoria di appartenenza, della durata di 5 settimane, cui fa seguito un periodo di destinazione a bordo durante il quale l’allievo approfondisce, mettendole in pratica, le nozioni precedentemente acquisite consentendo, attraverso l’attenta osservazione del Comandante dell’Unità, la valutazione della propria attitudine ad operare sui sottomarini. Il superamento dell’esame finale, che considera il rendimento complessivo dei due periodi di tirocinio (a terra e a bordo), è il presupposto necessario per il definitivo ingresso nella componente.

Sommergibili e sommergibilisti--

A partire da questo momento il sommergibilista inizia un percorso di crescita professionale che gli consentirà, attraverso periodici ritorni la Scuola Sommergibili , di elevare il proprio profilo di specializzazione e di esperienza, allineando le proprie competenze agli incarichi di maggiore responsabilità che nel tempo assumerà a bordo.

Scelta di vita dettata dall’idea di utilizzare un mezzo tecnico nuovo e potente, all’avanguardia. Come il sommergibile Scirè: classe Todaro sviluppata con il programma italo-tedesco U212A, consegnata il 19 febbraio 2007, l’unità è dotata delle più moderne apparecchiature, tra le quali l’innovativo sistema di propulsione a celle combustibile, che sfrutta la reazione chimica dell’ossigeno e dell’idrogeno per la produzione di energia elettrica sfruttabile per la propulsione.

Sommergibili e sommergibilisti---

A bordo opera un equipaggio di sole 27 persone, altamente specializzate ed esperte, grazie all’innovazione apportata dai più moderni apparati che permettono uno spinto livello di automazione.

I battelli classe U212a nascono dalla cooperazione nel campo tecnico-industriale tra la Marina Italiana e la Marina Tedesca e dall’esigenza di dotarsi di piattaforme subacquee altamente competitive nel quadro dei sommergibili convenzionali d’attacco. Da quando è entrato in linea, lo Scirè ha preso parte a molteplici operazioni, come ad esempio la missione NATO denominata Active Endevour, per il contrasto del terrorismo e dei traffici illeciti sul mare, alcune rilevanti operazioni di monitoraggio e sorveglianza degli interessi nazionali nei traffici marittimi e la Campagna addestrativa CONUS 09, una ridislocazione di cinque mesi lungo le coste orientali degli Stati Uniti durante la quale sono state affinate le procedure di impiego dei sensori acustici di ultimissima generazione di cui il battello dispone, la capacità di integrazione con la marina statunitense e le notevoli ed importanti capacità expeditionary dei battelli classe Todaro.

La sua notevole silenziosità, la spiccata capacità di occultamento e le capacità di operare in collaborazione al Gruppo Operativo Incursori nell’ambito delle operazioni speciali lo rendono una piattaforma particolarmente idonea alla raccolta di dati intelligence e di sorveglianza delle aree assegnate, integrandosi in modo efficace nei dispositivi di difesa nazionali, multinazionali e NATO.

L’unità ha preso parte, inoltre, a molteplici attività addestrative nazionali, come le esercitazioni complesse Mare Aperto e Amphex, ed attività internazionali quali la Noble Manta e la Noble Mariner.

Alla stessa classe appartiene il sommergibile Todaro.

In “servizio” la Marina Militare ha altri quattro battelli, della classe Sauro, evoluzione dei sottomarini classe Toti, quali il Pelosi, Prini, Longobardo e Gazzana.

 

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