Marina Militare: la Flotta Verde al Big Blue

11 Febbraio 2014 – ore: 16,30 : FONTE – Marina Militare –

Nell’ambito dell’ottava edizione del “Big Blue”, il Salone Internazionale della Nautica e del Mare, Marina Militare ed Eni presenteranno i risultati della sperimentazione del Green F76, gli obiettivi del progetto Flotta Verde ed i programmi per i prossimi anni.

La conferenza stampa avrà luogo il giorno 13 febbraio alle ore 12.30, presso il palco centrale del Subinitaly, padiglione numero 3, B32 della Fiera di Roma.

La Flotta Verde prende il mare

Il pattugliatore d’altura Foscari della Marina Militare è la prima unità della Flotta Verde e continuerà la propria attività operativa in mare impiegando il “gasolio verde” per i servizi di propulsione e generazione elettrica di bordo.

Marina Militare la Flotta Verde al Big Blue -

Dopo aver sperimentato con successo il 29 gennaio scorso il nuovo carburante formulato da Eni e dalla Marina Militare, ottenuto con il 50% di prodotto bioderivato di seconda generazione ricavato da fonti sostenibili, il pattugliatore Foscari ha imbarcato 30 m3 di green F76 che impiegherà nei prossimi mesi per l’attività operativa che sarà chiamata a svolgere.

La Marina Militare italiana è la prima in Europa a sperimentare operativamente il green diesel, in anticipo anche rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione bio entro il 2020 ed in linea con quanto detto dal Segretario Generale della Nato Rasmussen durante il Summit 2012 “trovare soluzioni comuni a problemi comuni”. Il Green F76 è infatti un prodotto a specifica Nato che può già essere utilizzato dalle Marine dei paesi dell’Alleanza.

Tale frazione di qualità premium si produrrà in scala industriale presso la biorefinery Eni di Venezia a partire da Aprile 2014. La biorefinery di Venezia è il primo esempio al mondo di raffineria petrolifera convertita per produrre biocarburanti da oli vegetali, anche di seconda e terza generazione: un risultato industriale con importanti ricadute sul territorio, che trasforma il tradizionale sistema della Raffineria in un nuovo ciclo “verde”.

La sperimentazione continuerà per certificare le unità navali della base di Taranto.Navi militari eco-efficienti permetteranno in futuro di ridurre il consumo di derivati petroliferi, contribuendo al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni di inquinanti atmosferici e di gas serra, in accordo con le linee guida della Strategia Energetica Nazionale.

Scheda tecnica

Il progetto “Flotta Verde”, della durata di circa un anno, nasce dall’esigenza operativa di individuare un prodotto alternativo al combustibile navale di origine fossile (gasolio codice NATO F76), utilizzato a bordo delle Unità Navali. L’obiettivo strategico è quello di assicurare la disponibilità di un combustibile, in grado di arginare, in parte, ai rischi di approvvigionamento da paesi a forte instabilità socio-politica, dall’altro quello di sottolineare con iniziative concrete l’impegno della MM a favore delle problematiche ambientali, tramite l’utilizzo di combustibili alternativi a quelli derivati dal petrolio come il gas naturale liquefatto e i carburanti non fossili.

Il combustibile richiesto contiene una percentuale significativa di componenti di origine rinnovabile (superiore al 50%) e, nel contempo, deve soddisfare le severe specifiche NATO dei combustibili ad uso militare, per i quali è escluso l’utilizzo di componenti bio-derived di tipo tradizionale, quali il FAME. Tali componenti, infatti, presentano caratteristiche che risultano non compatibili con i sofisticati propulsori utilizzati sui mezzi navali militari.

A dicembre 2012 è stato sottoscritto un accordo di collaborazione tra M.M. ed eni, per lo sviluppo e la sperimentazione, a bordo di unità navali messe a disposizione dalla M.M., di un biocombustibile composto per almeno il 50% da GreenDiesel™ ottenuto attraverso la tecnologia “Ecofining™”, sviluppata da eni in collaborazione con Honeywell-UOP.

Nel primo semestre 2013 è stata messa a punto la formulazione ottimale del combustibile, tramite una serie di test di laboratorio e prove al banco su motori, utilizzando le strutture del Centro Ricerche di S. Donato. Nel secondo semestre è stata individuata la formulazione più idonea e si sono conclusi i test sia a banco che in sala emissioni sul prodotto finale.

Questa prima sperimentazione ha portato alla produzione complessiva di circa 30 mc di combustibile, di cui circa la metà è costituito da GreenDiesel™ prodotto in un impianto in USA su tecnologia Ecofining eni/Honeywell-UOP, e l’altra metà è gasolio di alta qualità proveniente dalla raffineria di Sannazzaro.

I risultati delle prove sono stati eloquenti: il passaggio da un combustibile all’altro è avvenuto senza alcuna variazione delle prestazioni e dei parametri termodinamici dei motori di propulsione e dei generatori. La riduzione misurata delle emissioni di anidride carbonica e di emissioni inquinanti è in linea con le attese. Il nuovo prodotto è compatibile con le macchine e con i circuiti esistenti senza apportare alcuna modifica e senza adottare particolari accorgimenti.

Per il 2014 la sperimentazione proseguirà coinvolgendo più unità navali con propulsori di diverse caratteristiche. Saranno pertanto utilizzati quantitativi maggiori di prodotto (circa 150 mc) a partire dal Green Diesel™ che sarà prodotto nella Bioraffineria Eni di Venezia, in avviamento nei primi mesi del 2014.

Gli obiettivi del Progetto Flotta Verde prevedono entro il:

2016 – Flotta Verde in navigazione: una formazione di unità navali operanti con il 50% dell’energia da fonti alternative al petrolio.

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