Bologna: E-Book “Memorie di Cantiere”, II Incontro

19 Ottobre 2013 – ore 18,45: FONTE – Stella d’Italia News –

All’ Agriturismo Le Rondini a Bologna, per il secondo anno si sono incontrati il Gruppo Italiani e No nei Cantieri Esteri di Imprese Italiane.

<Sabato 12 ottobre, Colombo sbarca in America e nasce nel bene e nel male quel ponte atlantico che permetterà la conoscenza e la comunicazione tra continenti così diversi. Data appropriata  per un appuntamento che doveva coinvolgere tra gli altri anche un bel numero di membri che in America (soprattutto latina) hanno lavorato per periodi più o meno lunghi.

L’invito era stato lanciato a tamburo battente sul nostro sito, come una ripetizione rituale dell’anno passato, ma stavolta all’appello non hanno risposto tutti quelli del primo incontro. Incertezze, defezioni, ripensamenti, problemi vari dovuti ad impegni lavorativi o familiari, lontananza, crisi attuale, chissà che altro avrà contribuito a diminuire il numero dei partecipanti che comunque si è attestato su un dignitoso 40 (ruggenti?).

Chi ha risposto all’appello ha trovato comunque un’atmosfera festosa e forse più calda si può dire dell’altro incontro, probabilmente perché la frequentazione reciproca dei membri tramite Facebook ha consentito nel frattempo una maggiore conoscenza fra chi si era incontrato solo per la prima volta l’anno scorso. Fatto sta che l’impressione ricevuta dai più (qui oso estendere la mia opinione  personale) mi pare sia stata quella di una rimpatriata fra gente che aveva finalmente l’opportunità di conversare di persona e di scambiare, guardandosi in faccia, idee e sentimenti sulle odierne vicende personali e pubbliche, nonché ricordi, come sempre avviene in queste occasioni che incrociano reducismo e goliardia.

Stavolta la manifestazione è risultata arricchita dall’intervento di un membro particolare, Giorgio Sirigu, ingegnere sardo che, giunto direttamente dalla Sardegna per l’occasione, ha presentato il suo libro pubblicato di recente: “ Argentina 1980 – Un tango mai ballato”. Giancarlo Romani ha introdotto la presentazione, rimarcando lo spessore dell’opera riguardo al racconto di per sé che costituisce un documento prezioso e uno spaccato di vita nei cantieri in un periodo così critico come quello di un paese sotto una feroce dittatura, ma anche riguardo alla sua validità letteraria. Mentre scrivo queste note, so per certo che diversi di noi ne hanno cominciato e alcuni già finito la lettura (io no, perché me lo sto centellinando).

La recensione del libro ha fatto da aperitivo al pranzo che si è svolto con la consueta animazione. Ma è risultato magari troppo lungo e questo ha portato a far saltare pressoché il resto del programma.

Comunque, sarà mancato anche il rigore dell’organizzazione del primo incontro, e questa è stata una pecca degli organizzatori cui è sfuggita un po’ la presa dell’evento, ma questo si potrebbe interpretare non come un difetto, bensì come segno di un’atmosfera più spontanea e rilassata. Fatto sta che si è ristretto  il tempo dedicato agli interventi di aggiornamento sulle iniziative che hanno tenuto occupato il gruppo per più di un anno: intendo il lancio di un nuovo e-book e il risultato di quelli già pubblicati, come pure lo stato di avanzamento del pozzo di Abardek (Niger)  e il risultato delle donazioni.

Riguardo a quest’opera che sarà intitolata all’ingegner Silvano Trevisan, rimasto vittima, mentre lavorava in Nigeria, della brutalità fondamentalista, c’è da sottolineare che proprio in questi giorni Anna Marconi, responsabile della sede di Venezia di Bambini nel Deserto e coordinatrice del progetto Abardek si trova ad Agadez (Niger) per una verifica sullo stato del progetto ed al suo ritorno ci fornirà le informazioni aggiornate, corredate da foto.

Comunque il pozzo è funzionante, le tubazioni per convogliare l’acqua alla scuola sono state completate, si è ormai conclusa la costruzione del bacino ed è in fase di realizzazione la recinzione del bacino stesso.

La nostra targa verrà installata accanto al bacino, in prossimità dei rubinetti, per una migliore visibilità. Nella pagina Facebook dedicata all’E-Book Memorie di Cantiere c’è un filmato con le foto della cronistoria della costruzione del pozzo.

Nonostante la mancanza di fondi (ad oggi purtroppo mancano ancora circa 2000 Euro per completare il lavoro), il progetto, dopo la stagione delle piogge, è ripreso ed è ora in via di completamento>.

Isabella Mecarelli

(Referente per il Gruppo Italiani e No nei Cantieri Esteri di Imprese Italiane)

Memorie di Cantiere è scaricabile gratuitamente al seguente indirizzo :

https://docs.google.com/file/d/0B6YLRoGN461MZ1N6WGZTSWZ0V0E/edit

CR eBook Memorie di Cantiere

Il “Gruppo Italiani e No nei Cantieri Esteri di Imprese Italiane”  auspica che il lettore contribuisca, inviando una spontanea e libera donazione,che sarà devoluta all’Organizzazione Umanitaria Bambini nel Deserto.

CR Bambini nel deserto

In collaborazione con  l’Organizzazione Umanitaria Bambini nel Deserto e il gruppo Italiani e No nei Cantieri Esteri di Imprese Italiane  hanno deciso di intitolare il pozzo di Abardek (Niger) a l’Ingegnare Silvano Trevisan, barbaramente ucciso lo scorso marzo nel nord della Nigeria insieme ad altri sei colleghi.

Per Info : https://www.facebook.com/eBook.MemorieDiCantiere

Condividi

Commenti

4 Commenti

  1. Buongiorno
    desidero ringraziarVi a nome mio personale e di tutto il Gruppo “ITALIANI E NO NEI CANTIERI ESTERI DI IMPRESE ITALIANE” per la visibilità che date al nostro eBook “Memorie di Cantiere” ed il sostegno al nostro progetto di costruzione del pozzo di Abardek (Niger) dedicato al nostro amico e collega Silvano Trevisan barbaramente ucciso in Nigeria.

  2. Buongiorno,
    anche io in qualità di coordinatrice del progetto di costruzione del pozzo della scuola di Abardek in Niger dedicato all’Ing. Silvano Trevisan e a nome dell’organizzazione Bambini nel Deserto desidero ringraziarVi per la Vostra sensibilità nel dar voce alla nostra iniziativa. Grazie anche al sostegno degli amici dell’eBook Memorie di Cantiere, siamo riusciti a fornire acqua potabile alla scuola primaria di Abardek in Niger che ospita attualmente 150 bambini.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati