Prosegue l’attività idro-oceanografica di nave Magnaghi

26 Settembre 2013 – ore 15,20 : FONTE – Marina Militare –

Le Secche della Meloria si estendono per circa 40 km a 3 miglia dalla costa livornese. Esse rappresentano un’area di eccezionale interesse storico e archeologico, oltre che naturalistico; per secoli hanno rappresentato un baluardo naturale contro le incursioni nemiche e sono state luogo di numerosi naufragi.

Esse sono caratterizzate da un elevata variabilità morfologica: alternanza di zone rocciose, con le caratteristiche incisioni circolari e sub-circolari, chiamate “catini”, e zone con fondali sabbiosi e fangosi. I catini, rappresentano un habitat ottimale per l’insediamento di specie di ittiche ed il loro ripopolamento, nonché per lo sviluppo di una variegata vegetazione marina. Tra i popolamenti vegetali i più importanti sono le praterie di posidonia, che rappresentano una fabbrica di ossigeno e costituiscono un’ importante cintura naturale contro l’azione erosiva del moto ondoso.

Prosegue l'attività idro-oceanografica di nave Magnaghi -

Visto l’elevato traffico di natanti dell’area, una accurata conoscenza della variegata morfologia del fondale è fondamentale per delimitare le zone di pericolo e garantire la sicurezza della navigazione. L’attività operativa dinnanzi alla città labronica si colloca nell’ambito della Campagna Idrografica 2012 ed impegnerà l’unità per alcune settimane.

Nave Ammiraglio Magnaghi, al Comando del Capitano di Fregata Marco Grassi, Unità Idrografica maggiore della Marina Militare, dipendente organicamente dal Comando delle Forze Ausiliarie della Squadra Navale, sin dal 1975, anno della sua consegna, apporta un fondamentale contributo alla Forza Armata e alla comunità scientifica nazionale ed internazionale. Essa è dotata di molti tra i più sofisticati sistemi idrografici, i più moderni e precisi sistemi di posizionamento satellitare, workstation di elaborazione e valorizzazione dei dati. Nell’ambito delle proprie attività scientifiche collabora anche con i principali Enti di ricerca nazionali, contribuendo ad accrescere il livello di conoscenza dell’ambiente marino, oltre che a contribuire fattivamente alla sicurezza della vita umana in mare, in accordo con il motto “nauta pro nautis”, dando lustro, non in ultimo, alla Marina Militare.

L’unità sosterà alla fonda dinanzi alla città di Livorno, operando come base operativa per il personale impegnato nei rilievi. Dirigerà poi verso il porto della Spezia per prepararsi alla prossima attività nel Mar Ligure.

 

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