La Guardia di Finanza di Catania individua una maxi piantagione di stupefacenti. Agli arresti 5 responsabili e sequestrate 2,5 tonnellate di marijuana.

21 Settembre 2013 – ore 11,25 : FONTE – GdF Comando Provinciale di Catania –

I finanzieri del Comando Provinciale di Catania e della locale Sezione Aerea di Manovra hanno concluso una rilevante attività di contrasto alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti, procedendo al sequestro di una vasta area adibita alla coltivazione di marijuana, delle relative piante e all’arresto di un italiano e quattro romeni implicati nell’illecito contesto.

Le attività investigative, condotte grazie all’ausilio dei mezzi aerei, hanno consentito di individuare la piantagione, abilmente celata in un agrumeto, in una località rurale particolarmente isolata a cavallo delle province di Catania e Siracusa.

Durante le operazioni di perlustrazione, i soggetti responsabili tentavano dapprima di estirpare e occultare le piante e poi darsi a precipitosa fuga.

Il coordinato intervento delle pattuglie a terra, guidate dal personale a bordo dell’elicottero, consentiva di bloccare e trarre in arresto quattro cittadini romeni, dediti alle attività di coltivazione delle piante stupefacenti, e un soggetto italiano, proprietario del fondo e dominus dell’illecita attività. La piantagione era dotata di un sistema automatizzato di irrigazione che, considerato lo stato delle piante e la loro altezza – in alcuni casi superiore ai 2 metri – si è rivelato molto efficace

Il complessivo quantitativo di marijuana, pari a circa 2,5 tonnellate, avrebbe fruttato sul mercato aretuseo ed etneo, naturale sbocco della produzione sequestrata, oltre un milione di euro.

Al termine delle attività, i soggetti fermati sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria siracusana che ne ha ordinato la custodia agli arresti domiciliari.

Negli ultimi tempi si è registrato un deciso incremento dei sequestri delle coltivazioni di marijuana. I numerosi interventi effettuati nella provincia catanese testimoniano da un lato la disponibilità di luoghi isolati e impervi per occultare le piantagioni (agrumeti, canneti, ecc.), dall’altro la remuneratività di un traffico che, a differenza di quello della cocaina ed eroina, risulta molto più agevole, non necessitando di alcun additivo o prodotto chimico.

 

 

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