07 Settembre 2013 – ore 11,20 : FONTE – Marina Militare –
Il pattugliatore della Marina Militare Bettica, in navigazione nel canale di Sicilia nell’ambito del dispositivo di presenza e sorveglianza, dopo aver prestato soccorso a un barcone rinvenuto a 60 miglia nautiche da Lampedusa, ha soccorso durante la notte una seconda imbarcazione in difficoltà nella stessa zona di mare.
Localizzato il barcone, anch’esso come il primo alla deriva, con il supporto di due motovedette delle Capitanerie di Porto, sono stati imbarcati a bordo dell’unità 208 immigranti, mentre ulteriori quattro sono stati trasportati sulla motovedetta CP 303 per raggiungere le strutture sanitarie di Lampedusa. Nave Bettica con 168 uomini, 32 donne e 8 bambini soccorsi, dirige verso le coste orientali della Sicilia per il successivo sbarco degli immigrati.
Il primo intervento è stato a circa 60 miglia nautiche a sud dell’isola di Lampedusa dove la nave della Marina Militare ha operato unitamente a una motovedetta delle Capitanerie di Porto in soccorso a più di duecento immigrati localizzati alla deriva su un barcone.
Una volta raggiunta l’imbarcazione, la nave ha fornito assistenza per trasbordare, con le proprie idrobarche, gli immigrati sulla motovedetta CP 906. A bordo del barcone di legno, di soli 13 metri e in pessime condizioni, si trovavano 160 persone sul ponte di coperta e altre 40 circa nella sala macchine, per un totale di 202, di cui 34 donne e 6 bambini. Date le precarie condizioni medico-sanitarie di alcune di queste, determinante è stato l’intervento dell’ufficiale medico di Nave Bettica che ha provveduto a fornire assistenza. Dopo il trasbordo sulla CP 906 delle donne e dei bambini, sono state tra l’altro prestate le cure a una donna prossima al parto.