Una scoperta inaspettata

21 Agosto 2013 – ore 15,40 : FONTE – Marina Militare –

Una storia che inizia con una telefonata alla Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Olbia: un elicottero è caduto in mare (allarme poi rientrato). Siamo al largo di Porto Cervo nei primi giorni d’agosto (il 6 per la precisione) e la telefonata, mette in moto la macchina della ricerca e dei soccorsi della Marina Militare.

Immediati scattano i controlli per conoscere il numero degli elicotteri decollati in quel giorno e le loro rispettive rotte. Verificata velocemente la plausibilità dell’emergenza, si alza in volo l’elicottero della Capitaneria di Porto di Olbia e viene chiamato in causa il Nucleo Servizio Difesa Antimezzi della Marina Militare (SDAI) di La Maddalena che, su indicazione del velivolo della CP, inizia la ricerca nel punto dove il velivolo della Capitaneria aveva rilevato una macchia scura, forse una perdita di cherosene dell’elicottero inabissato.

Le ricerche subacquee condotte a circa 70 metri di profondità, eseguite con il robot a comando remoto (ROV – Remote Operated Vehicle), danno esito negativo e quindi una buona notizia, nessuna traccia dell’ incidente aereo e nessuna traccia dell’elicottero.

Durante questa fase il team SDAI, al comando del Sottotenente di Vascello Gabriele Paparo, nota dal display del ROV una grossa sagoma e pilotano il piccolo sommergibile, verso quella che poi si è rivelata essere una nave della seconda guerra mondiale, un relitto non segnalato sulle carte nautiche.

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