Marina Militare e Operation Smile: Nave Cavour per i sorrisi dei bambini

27 Maggio 2013 – ore 14,40 : FONTE – Marina Militare –

Insieme per un sorriso, la Marina Militare e lo staff medico di Operation Smile tornano ad operare a bordo di Nave Cavour, tre anni dopo la missione “White Crane” all’indomani del disastroso terremoto di Haiti. La portaerei italiana ha messo a disposizione il proprio ospedale, con le sue due sale operatorie e i 35 posti-letto per le degenze, a favore di piccoli pazienti affetti da patologie che colpiscono il viso, come labiopalatoschisi e malformazioni facciali in generale.

“Un mare di sorrisi”, questo il nome del progetto, è stato presentato venerdì 24 maggio nel corso di una conferenza stampa in cui il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi, e il Professor Domenico Scopelliti, Vicepresidente Scientifico e capo dell’equipe chirurgica che ha operato i piccoli pazienti, hanno illustrato i dettagli della partnership, partendo dalla prima esperienza insieme ad Haiti nel 2010.

Equipe medica e familiari dei piccoli pazienti sono stati ospitati a bordo della portaerei la cui capacità di accoglienza, insieme alla possibilità di essere presente nei diversi porti, ne fanno un luogo ideale per realizzare interventi specialistici e qualificati al servizio della collettività.

«Un progetto sinergico virtuoso – ha commentato il Professor Scopelliti nel corso della conferenza stampa – grazie alla capacità della Marina Militare di garantire qualità, velocità, alta specializzazione e continuità nel territorio». «In Italia ci sono pochi centri d’eccellenza – continua il chirurgo – mentre sono lunghissime le liste d’attesa, con conseguenti intempestività di cure per i piccoli affetti da queste malformazioni».

Un servizio alla popolazione che la Marina Militare può fornire utilizzando le proprie dotazioni. «Vi sono assetti specialistici, su Nave Cavour e in generale sulle navi militari, che possono essere mutuati a favore della collettività» ha spiegato l’Ammiraglio De Giorgi, che ha aggiunto: «questo fa sì che non solo non si preveda alcun costo aggiuntivo per il loro utilizzo, ma, al contrario, se ne faccia sviluppare al massimo il potenziale di impiego flessibile a favore del sistema-Paese».

 

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