Campana del dovere all’Accademia

15 Aprile 2013 – ore 13,00  : FONTE – Stato Maggiore Esercito –

La millenaria Pontificia fonderia Marinelli di Agnone (IS), nota per aver dotato i campanili di ogni parte del mondo delle più belle ed armoniose campane mai realizzate, è certamente meno nota per l’esecuzione di opere civili prodotte sempre più spesso per una committenza laica.
Interessante la collaborazione che la Marinelli ha da molti anni con l’Amministrazione Provinciale di Latina, per la quale ha realizzato numerose opere commemorative, tra statue e bassorilievi, inerenti ai progetti “Il cammino della Memoria”(dedicato ad eventi bellici, protagonisti ed eroi meno noti delle due Guerre Mondiali) e “Verso l’Unità d’Italia” (rivolto alla storia pre e post-Unitaria).
Molto apprezzate anche le campane-monumento, a tema militare, poste nelle piazze e nelle Caserme storiche della Provincia di Latina.
Di particolare rilevanza è la grande “Campana del Dovere”, inaugurata sabato 13 aprile, presso l’aula magna dell’Accademia Militare di Modena, al termine della presentazione del grande successo editoriale voluto dalla Provincia di Latina per onorare un suo eroico figlio attraverso la penna di Giuseppe Monsagrati, docente di Storia del Risorgimento e consulente della Treccani.
L’opera è dedicata alla figura del Generale Enrico Cosenz, l’eroe ribelle, secondo dei Mille e primo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, difensore di Venezia al fianco di Guglielmo Pepe e di Daniele Manin.
Ad Enrico Cosenz è anche dedicata la spettacolare campana, decorata dalla scultrice Paola Patriarca Marinelli, che lo riproduce al centro di un’ animatissima scena d’armi che riporta al 20 settembre del 1870, data della liberazione di Roma attraverso la Breccia di porta Pia.
Accanto ad altre insegne militari campeggiano gli stemmi dell’Accademia Militare di Modena col motto “Una acies” (una schiera), della provincia laziale e dell’Unità d’Italia. Con i suoi 2 quintali di peso, si tratta della terza e della più imponente tra le artistiche campane di bronzo destinate alle più prestigiose ed antiche Accademie Militari d’Italia e del mondo seguendo quelle già collocate presso la Scuola Nunziatella di Napoli e Teulié di Milano. Alla cerimonia, ospiti del Generale di Brigata Tota, Comandante della più alta Istituzione di formazione militare, molti i relatori, coordinati dal moderatore Professor Giorgio Montecchi, tra cui il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani e lo storico del Rinascimento, Professor G. Monsagrati. Presenti numerose autorità militari provenienti dalle maggiori Caserme italiane. La campana sostituisce quella usurata negli ultimi 50 anni, che a sua volta era riproduzione di quella donata nel 1678 all’Accademia di Torino dalla sua fondatrice Duchessa Maria Giovanna di Savoia perché, come si legge nell’iscrizione “dal battito delle ore, gli Accademisti ” fossero ” sollecitati all’ adempimento dei loro doveri come dalla voce stessa della loro Sovrana”. È una campana di Agnone a segnare inizio e fine di ciascun anno accademico e a ricordare a ciascun cadetto l’ esempio di un grande protagonista del Risorgimento e dell’Italia Unita e i doveri da compiere verso il Paese, il suo Tricolore, la sua Costituzione repubblicana.

 

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Commenti

1 commento

  1. Bell’articolo con un piccolo neo. Perché Paese? Ricominciamo a chiamare la terra in cui viviamo PATRIA
    o vi è ancora un senso di pudore benpensante e sinistreggiante? (cioè politicamente corretto …)
    Cordialità
    PG

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