Firenze: anche la polizia ferroviaria usa Facebook

17 Giugno 2013 – ore 12,45 : FONTE – Polizia di Stato –

Nell’era dei social network, anche le indagini della Polizia Ferroviaria corrono in rete. E così, nel pomeriggio di lunedì 10 giugno, si è “arrestato” lo shopping di due giovani bulgare, particolarmente attratte dalle borse dei turisti in giro per la città. Gli agenti della Squadra di P.G. del Compartimento di polizia Ferroviaria per la Toscana, in servizio in abiti civili mirato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario e nelle zone ad esso adiacenti, intorno alle 16,00, vicino a Largo Alinari, hanno notato due donne che, con atteggiamento sospetto, seguendo un modus operandi assai comune e ben consolidato, si stavano accodando a diversi gruppi di turisti con il chiaro intento di borseggiarli.

Dopo alcuni tentativi non andati a buon fine, le due giovani si sono dirette verso la zona del Mercato Centrale, alla ricerca di potenziali vittime. In particolare, una delle due -35 anni -si è copriva le mani con un giubbotto, avvicinandosi ai turisti dediti ai loro acquisti, in modo da approfittare della loro distrazione, mentre l’altra – 18 anni -,fungendo da palo, si guardava attorno per scorgere l’eventuale presenza di appartenenti alle forze dell’ordine, ostacolando anche all’occorrenza i movimenti della vittima di volta in volta presa di mira.

Circa un’ora dopo, evidentemente soddisfatte del risultato, le due donne sono nuovamente tornate presso la stazione di Santa Maria Novella, dove hanno comprato un biglietto ferroviario per Montecatini accingendosi a salire a bordo di un regionale in partenza per Lucca. Gli agenti hanno proceduto a controllo, rinvenendo all’interno della borsa in possesso della 18enne un I-Phone 5 di colore nero, spento e di dubbia provenienza, che la stessa ha asserito essere di sua proprietà.

Tuttavia, insospettiti dal comportamento delle giovani, gli operatori hanno approfondito il controllo, accertando attraverso il servizio di posta elettronica dell’I-Phone, che la proprietaria era una giovane turista colombiana in viaggio in Italia. Per riuscire a localizzare la persona offesa sono stati svolti immediati accertamenti, controllando le eventuali prenotazioni di strutture ricettive sul territorio nazionale, ma, pur riuscendo ad individuare una serie di alberghi già prenotati per i giorni successivi in varie città d’Italia, non è stato possibile risalire a quello di Firenze.

Gli Agenti hanno allora effettuato alcuni tentativi tramite il Facebook, cercando di contattare la vittima del furto per mostrarle il cellulare che le era stato sottratto. Fortunatamente, circa un’ora dopo, la ragazza, frattanto accortasi di essere stata derubata all’interno di un negozio, ha risposto ai messaggi e – chieste alcune garanzie sull’identità degli Agenti – ha fornito un proprio recapito. Dopo essere stata contattata ha raggiunto gli Uffici della Polfer per rientrare in possesso dell’I-Phone e sporgere denuncia sull’accaduto.

Lo scorso martedì, le due donne arrestate – già gravate da un precedente di polizia per reati analoghi – sono state condannate a quattro mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, a seguito di rito per direttissima . Questo è solo uno degli ultimi interventi effettuati nel corso della settimana dalla Polfer di Santa Maria Novella: nella serata dell’8 giugno la Squadra di P.G. ha tratto in arresto altre due cittadine bulgare di 20 e 28 anni. Seguendo un copione ben noto alle borseggiatrici, anche in questo caso le due giovani si sono accodate ai numerosi turisti di passaggio su via Nazionale, cercando, dapprima senza esito, di approfittare della folla per commettere il furto. Poco dopo, sotto l’occhio discreto, ma attento degli agenti in abiti civili, le due si sono sedute al tavolino di un bar e mentre una fingeva di sfogliare il menù per ordinare qualcosa, individuata una potenziale vittima, ha fatto un cenno d’intesa alla complice, la quale – con mossa fulminea – si è impossessata di una borsa bianca lasciata ai piedi della sedia da una turista americana che occupava il tavolo accanto. Le due si sono immediatamente alzate, cercando di allontanarsi verso piazza Indipendenza, ma sono state bloccate dagli agenti mentre cercavano di liberarsi della refurtiva.

A seguito di giudizio direttissimo, le arrestate sono state condannate a due anni di reclusione ed Euro 600,00 di multa, con sospensione condizionale della pena per la sola 20enne, in quanto incensurata.

Ed ancora, nella notte 9 giugno, nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio svolti in ambito ferroviario, gli Agenti del Settore Operativo Polfer hanno arrestato un cittadino italiano di 25 anni, evaso dagli arresti domiciliari da scontare a Genova, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia. Poche ore dopo, nel corso della mattinata, si è interrotta la “latitanza” di una cittadina rumena di 20 anni, che gli agenti della Squadra di P.G. della Polfer hanno individuato presso lo scalo di Santa Maria Novella. La donna ha esibito la fotocopia a colori di una carta di identità che non ha però convinto i poliziotti. Gli accertamenti effettuati hanno infatti evidenziato numerosissimi alias, a carico di uno dei quali è emerso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti per un totale di sette anni e mezzo di reclusione, emesso dalla Procura della Repubblica di Macerata nel 2012. Il provvedimento è derviato da un cumulo di condanne a carico della donna per reati contro il patrimonio, in prevalenza furti in abitazione. Anche la sicurezza a bordo treno rappresenta una delle principali attività curate dal Compartimento Polfer per la Toscana, i cui operatori sono frequentemente impegnati in servizi di scorta a lunga percorrenza sui convogli notturni, al fine di prevenire e reprimere la commissione di reati, in prevalenza contro il patrimonio. Nella nottata odierna, una pattuglia in servizio sull’ICN 771, sulla tratta Venezia Santa Lucia – Chiusi, poco dopo la partenza del treno, ha tratto in arresto un napoletano di 47 anni per tentato furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e possesso di strumenti atti all’effrazione. In particolare, mentre gli Agenti percorrevano il convoglio per svolgere i controlli di propria competenza, hanno notato l’uomo che, con l’inequivocabile intento di rubare, si era introdotto all’interno di uno scompartimento occupato da viaggiatori assopiti. Gli operatori Polfer lo hanno immediatamente bloccato, ma l’uomo ha opposto una viva resistenza tentando di evitare l’arresto. Il 47enne campano, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia, è stato trovato in possesso di una chiave quadra per  l’apertura delle porte degli scompartimenti, opponeva.

Nella mattinata dell’11 giugno è stato denunciato per il reato di atti osceni un cittadino italiano di 46 anni, residente in provincia di Bergamo, che, una volta denudato, si è toccato i propri genitali a bordo di un treno in presenza di una giovane studentessa.

Giunta presso la stazione di Santa Maria Novella, la giovane si è rivolta dapprima ad una guardia giurata e subito dopo ad un agente della Polfer in prossimità del treno, a cui ha fornito una descrizione del soggetto.

Grazie all’immediato intervento sul posto, l’uomo è stato subito rintracciato e identificato. Gli accertamenti svolti hanno evidenziato precedenti specifici a suo carico. Prosegue senza sosta anche l’attività di prevenzione finalizzata a garantire la sicurezza in ambito ferroviario, attraverso l’adozione di specifiche misure nei confronti dei soggetti dediti al compimento di violazioni amministrative, come l’accattonaggio, l’esercizio di mestieri abusivi, la permanenza sui binari e presso la stazione in assenza di titolo di viaggio.

E così, su provvedimento richiesto da questo Ufficio ed emesso dal Questore di Firenze, nel mese di giugno sono stati allontanati dal comune di Firenze con “foglio di via obbligatorio” cinque cittadini rumeni, i quali, a seguito di reiterate violazioni della misura commesse in un brevissio arco di tempo, sono stati immediatamente deferiti all’A.G.

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