22 giugno 2013 h. 1230
Ieri, dopo indicibili sofferenze e con il corpo devastato al 90% dalle ustioni è morta la cooperante italiana Barbara de Anna, quarantenne, ferita in Afghanistan da un vile attentato dei terroristi islamici. Era in Afghanistan per portare pace e speranza in un futuro migliore a quel popolo sfortunato.
in Siria, altro paese devastato da una guerra atroce, un altro ragazzo, Giuliano Delnevo ha perso la vita. Lui però, dopo aver rinnegato la sua religione ed essersi avvicinato alla peggiore versione dell’Islam, se ne andato a portare altra sofferenza dove ce ne è anche troppa.
La stessa sorte, due percorsi diversi. Rimane solo la sofferenza delle famiglie per quelle vite spezzate e un senso di spreco, di profonda tristezza in noi che ne veniamo a conoscenza.
Mentre però la scelta, e la sorte, di Barbara mi riempie di orgoglio tinto di cordoglio quella di Giuliano mi rattrista profondamente perché rappresenta il fallimento della nostra Nazione che non riesce a trasmettere ai nostri giovani quel senso di profondo rispetto per la nostra civiltà e per la nostra storia. Un senso che forse avrebbe evitato a Giuliano di farsi plagiare dai reclutatori del terrorismo islamico che gli hanno perfino affibbiato una moglie fondamentalista.
Andrea Marrone