Trento. Guardia di Finanza contesta un danno per 5 milioni di Euro a Provincia Autonoma e ad Onlus Trentina per irregolarità su progetti di solidarietà in Sud America.

29 Agosto 2013 – ore 15,20 : FONTE – GdF Comando Provinciale di Trento –

Al termine di un’attività investigativa durata quasi due anni, la Guardia di Finanza di Trento contesta alla Provincia Autonoma e ad una Associazione non lucrativa di solidarietà internazionale (ONLUS) un danno erariale per quasi 5 milioni di euro, segnalando 3 dirigenti e 3 funzionari del Servizio provinciale per l’Emigrazione e la Solidarietà internazionale, oltre ad un ex Assessore della Giunta Provinciale, i 2 presidenti pro-tempore dell’Associazione ed un  responsabile dei progetti all’estero.

Nel corso dell’indagine, il Nucleo di Polizia Tributaria di Trento ha rilevato una serie di irregolarità contabili relative all’erogazione di circa 5 milioni di euro, per la realizzazione tra il 2004 ed il 2009 in Sud America, principalmente in Argentina e Brasile, di circa 20 progetti di solidarietà internazionale in una decine di macro aree di intervento.

Sotto la lente degli investigatori sono finiti progetti di ogni tipo, dalla viticultura in Brasile agli interventi di formazione in Paraguay, dall’edilizia abitativa in Uruguay all’assistenza domiciliare in Argentina nonché sussidi ed assegni di studio e le stesse retribuzioni del personale dell’Associazione. In sintesi, Provincia ed Associazione non avrebbero rispettato i previsti criteri di rigida rendicontazione delle spese sostenute all’estero sino ad ammettere a rimborso anche mere autocertificazioni di spesa. Tra i rilievi mossi, anche il fatto che i progetti sarebbe stati rinnovati per più anni senza adeguati controlli preventivi sullo stato di avanzamento e sulla sostenibilità delle iniziative finanziate o delle spese sostenute fino a quel momento.

Sposando completamente la tesi sostenuta dalla Guardia di Finanza di Trento, in 150 pagine di “invito a dedurre”, la Corte dei Conti ha invitato l’ex assessore ed i dirigenti provinciali del tempo nonché i vertici e responsabili dell’Associazione a presentare entro 45 giorni memorie e tesi difensive.

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