Truffa ASL. Medico Pediatra si faceva sostituire da collega mentre esercitava attività di dentista

13 Giugno 2013 – ore 14,35  : FONTE – GdF Comando Provinciale di Biella –

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Biella, congiuntamente alla Sezione di Polizia Giudiziaria – aliquota della Guardia di Finanza, nell’ambito di mirate indagini di P.G. delegate dalla locale Autorità Giudiziaria, ha dato esecuzione, in questi giorni, ad un provvedimento di sequestro preventivo “per equivalente” nei confronti di un noto medico pediatra biellese indagato per truffa ai danni dello stato con l’aggravante del danno di notevole entità.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura dalla Repubblica, hanno consentito di accertare che l’indagato, approfittando della legittima aspirazione di un giovane medico di maturare nuove e specifiche esperienze professionali, anche di tipo specialistico-pediatrico, si faceva sistematicamente e totalmente sostituire nell’attività di assistenza sanitaria ai pazienti pediatrici negli orari e nei giorni da dedicare in via esclusiva alle visite ambulatoriali convenzionate, risultando formalmente impossibilitato a prestare la propria opera, come da plurime comunicazioni e false attestazioni inoltrate all’A.S.L. con la causale “per ferie” o “malattia”, benché di fatto presente nello studio adiacente a svolgere la libera professione di odontoiatra.

Il pediatra/odontoiatra comunicava all’ASL periodi di assenza, sempre inferiori ai 30 giorni per non consentire al medico che lo sostituiva di percepire direttamente dall’ASL i compensi per le cure pediatriche dei pazienti in convenzione, ma di fatto la sua assenza era continuativa e perdurava dal settembre 2006, tanto che alcuni genitori dei piccoli pazienti hanno dichiarato di non aver mai conosciuto il medico titolare dell’incarico, ma di aver sempre avuto come riferimento il medico sostituto.

I finanzieri hanno così effettuato un attento monitoraggio dei periodi di assenza del medico, della composizione delle prestazioni formalmente rese, dei compensi corrisposti dall’ASL e della normativa che regola i rapporti tra ASL e medici in convenzione, rilevando una condotta di inadempimento degli accordi nazionali e regionali negoziati con il SSN, attuata con false dichiarazioni di assenza, false attestazioni di  prestazioni aggiuntive legate allo svolgimento di attività cc.dd. accessorie, false dichiarazioni del numero di ore di attività libero professionale odontoiatrica.

I rapporti tra i due medici venivano regolati con un contratto verbale che prevedeva la presenza continuativa del sostituto nelle ore di ambulatorio pediatrico, il consulto telefonico e le poche visite domiciliari, il tutto per un compenso irrisorio netto mensile di €800, a fronte di un corrispettivo che l’ASL corrispondeva al titolare di circa € 6.500 mensili.

Durante le indagini, il Pubblico Ministero, accogliendo la richiesta avanzata dalle Fiamme Gialle biellesi, ha ottenuto dal G.I.P., un decreto di sequestro preventivo per equivalente per un importo complessivo di € 618.000 che è già stato eseguito su disponibilità finanziarie, beni immobili ( compresa la casa al mare ), mobili registrati e quote societarie dell’indagato.

 

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