GdF Bologna: Operazione “The next one”. Sequestrato patrimonio del valore di 18 milioni di euro nei confronti di un affiliato al “clan dei casalesi”

08 febbraio 2013: FONTE- GdF Comando Provinciale di Bologna-

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito, su disposizione del Tribunale di Modena, il sequestro di un  patrimonio di valore di 18 milioni di euro – composto da 48 unità immobiliari, partecipazioni in 3 società di capitali, 1 terreno,  4 autovetture, 22 rapporti bancari e 2 rapporti assicurativi – nei confronti di Paolo LANDOLFO, originario di Casal di Principe da molti anni trasferitosi nella provincia di Modena, ritenuto organico al “clan camorristico dei casalesi”.

L’operazione di servizio costituisce l’esito delle indagini coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dal G.I.C.O. di Bologna  finalizzate all’applicazione della Misura di Prevenzione Patrimoniale prevista dalla normativa antimafia nei confronti dei soggetti indiziati di appartenere ad organizzazioni mafiose.

Il LANDOLFO è risultato infatti essere in diretto contatto con esponenti di primissimo piano del sodalizio casalese, su tutti Sebastiano PANARO, attualmente detenuto con condanna all’ergastolo, cugino dello storico boss Francesco SCHIAVONE, detto “Sandokan”: LANDOLFO e PANARO sono stati condannati nel 2003 per estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso tra loro e nell’interesse dell’organizzazione criminale casalese.

Il LANDOLFO fin dagli anni ’90 ha gestito alcuni night club di Modena e provincia che, sulla base di convergenti atti di indagine, sono risultati nella materiale disponibilità del clan camorristico casalese, tanto da essere luogo di incontro di affiliati e latitanti.

A fronte di un profilo reddituale inconsistente e frammentario, è stato rinvenuto nella sua disponibilità del LANDOLFO l’ingente patrimonio sequestrato, in gran parte intestato fittiziamente ai suoi prossimi congiunti.

Tra i beni rinvenuti figurano un caseificio e diversi immobili di pregio nella provincia di Parma e Modena

Le indagini confermano il persistente inserimento della criminalità organizzata nel tessuto economico finanziario emiliano  da parte del clan camorristico dei casalesi in particolare, nella provincia di Modena, così come confermato da altre recenti attività investigative – su tutte l’”Operazione San Cipriano“ del 2010, condotta sempre dalla locale D.D.A. e dal G.I.C.O. di Bologna.

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