Aggressione ai patrimoni della criminalita’ organizzata, all’usura, al traffico di droga ed al contrabbando

30 gennaio 2013: FONTE-Comando Generale Guardia di Finanza-

IL BILANCIO DEL 2012:

–     3,8 MILIARDI DI EURO SEQUESTRATI A CARICO DI 7.500 PERSONE ED IMPRESE “IN ODORE” DI CRIMINALITA’

–     SEQUESTRATE 30 TONNELLATE DI DROGA E 294 TONNELLATE DI SIGARETTE DI CONTRABBANDO

–     DENUNCIATI 465 USURAI

“Il contrasto all’economia criminale ed ai patrimoni illeciti è tra le priorità della Guardia di Finanza a tutela della legalità economico – finanziaria quale condizione essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese” ha dichiarato il Comandante Generale, Generale di Corpo d’Armata Saverio Capolupo, nel commentare i risultati del 2012 contro l’infiltrazione dei capitali mafiosi ed i traffici illeciti.

Grazie alla collaborazione internazionale, ai poteri specifici di cui dispone la Guardia di Finanza ed all’utilizzo di tecniche investigative speciali, tra cui anche le operazioni undercover, sono stati sequestrati oltre 3,8 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi quali misure di prevenzione patrimoniali previste dal nuovo codice antimafia. Si tratta di 2,2 miliardi di euro in imprese, 1,2 miliardi di euro in beni immobili, 350 milioni in denaro, titoli e quote societarie e 38 milioni di euro in altri beni mobili.

Le 3.863 indagini patrimoniali della Guardia di Finanza hanno riguardato 7.538 posizioni, 6.084 persone fisiche e 1.454 imprese, ed hanno permesso di sottrarre alla camorra  beni per 1,3 miliardi di euro ed alla mafia beni per 1,2 miliardi di euro. La ‘ndrangheta è stata privata di risorse per 846 milioni, la sacra corona unita per 139 milioni e, infine, 301 milioni di euro sono stati sequestrati alle altre organizzazioni criminali, anche straniere.

Un risultato superiore del 26,6% rispetto ai 3 miliardi del 2011, segno evidente di una strategia investigativa vincente e capace di cogliere in modo penetrante e capillare le più diversificate manifestazioni di illegalità sul territorio.

Altro dato positivo è il valore delle confische, che ha raggiunto quota 1,2 miliardi di euro rispetto ai 945 milioni del 2011 (+ 27%). Si tratta di provvedimenti che si fondano sulle risultanze del lavoro svolto dagli investigatori del Corpo e che rendono definitiva l’acquisizione al patrimonio dello Stato di beni precedentemente sequestrati, a conferma della valenza delle indagini condotte.

Le Regioni del Centro Nord, con il sequestro di beni e capitali illeciti per quasi mezzo miliardo di euro, sono sempre più al centro degli interessi finanziari dei clan: grandi opere ed edilizia, ciclo del cemento e smaltimento dei rifiuti speciali, vendita all’ingrosso ed al dettaglio, ristorazione ed attività ricettive, oltre a settori particolarmente “sensibili”, come le sale gioco ed i compro oro, sono gli strumenti preferiti dalle mafie per il reinvestimento delle ingenti liquidità di cui dispongono.

Sempre nel 2012 sono stati denunciati 465 usurai, di cui 124 in stato di arresto, ai quali sono stati sequestrati beni e disponibilità per oltre 12 milioni di euro.

Sul fronte della lotta alla droga, nel 2012 i controlli ai confini terrestri, marittimi ed aerei, le indagini, estese in ambito internazionale in collaborazione con le polizie estere e con il coordinamento della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, hanno permesso di sequestrare oltre 30 tonnellate di stupefacenti (hashish kg. 25.369, cocaina kg. 4.044, eroina kg. 370, altre sostanze kg. 374), quasi 10 tonnellate in più rispetto al 2011, con la denuncia di 7.597 responsabili e l’arresto di 2.548 narcotrafficanti. Il valore dei beni sequestrati ai trafficanti di droga ammonta a 130 milioni di euro.

Ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, destinate ad essere introdotte in Europa, sono state sequestrate al di fuori dei confini nazionali all’esito di operazioni congiunte condotte in pieno Oceano Atlantico e nel bacino del Mediterraneo dalle unità aeronavali della Guardia di Finanza.

Per quanto riguarda il contrabbando di sigarette, l’Italia non è soltanto mercato di consumo, ma anche area di transito in direzione di paesi ove le specifiche imposte sono più elevate, come testimoniano le tonnellate bloccate nei porti di Venezia, Ancona, Gioia Tauro, Brindisi, Bari, Genova, Napoli, Cagliari e Taranto, ove i tabacchi giungono in grandi quantitativi nascosti nei “doppifondi” dei mezzi di trasporto o occultati in container scortati da documentazione doganale fittizia.

Nel 2012 sono state sequestrate oltre 294 tonnellate di tabacchi lavorati esteri, con la denuncia di 3.161 responsabili, di cui 325 in arresto.

Più di 17 tonnellate di “bionde” sono risultate contraffatte, mentre 212, pari a circa il 72% del totale, sono “cheap white” ossia sigarette prodotte nei paesi di provenienza, fra cui Russia, Emirati Arabi Uniti ed Ucraina, ma irregolarmente introdotte nel nostro territorio in quanto non rispondenti agli standard di produzione e commercializzazione previsti dall’Unione Europea.

In netto aumento anche i sequestri di sigarette elettroniche recanti marchio CE contraffatto, quasi tutte di origine cinese.

(*) importi espressi in milioni di euro   (**) importi espressi in chilogrammi