ADDESTRAMENTO DI RICERCA E SOCCORSO PER GLI ALPINI DELL’ESERCITO

28 Maggio 2021: FONTE – Stato Maggiore Esercito –

Esercitazioni congiunte tra personale dell’Esercito, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico in Alta Val d’Isarco

Esercitazioni di soccorso e recupero in ambiente montano


Si è conclusa nei giorni scorsi una fase addestrativa particolarmente intensa e altamente specialistica per gli operatori delle Squadre di Soccorso Alpino Militare (SSAM) del 5° Reggimento Alpini, che si sono cimentati in delle esercitazioni di soccorso e recupero in ambiente montano, congiuntamente al personale del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico di Bressanone (CNSAS), e ai tecnici del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (S.A.G.F.) delle Stazioni di Brunico, Prato alla Drava, Vipiteno, Merano e Silandro, con il supporto della Sezione Aerea Guardia di Finanza di Bolzano.

La prima esercitazione ha avuto luogo il 22 maggio presso il forte di Fortezza (BZ), dove militari e operatori del CNSAS della stazione di Bressanone si sono addestrati sia nelle procedure mediche da attuare in caso di recupero di un individuo politraumatizzato (evenienza tipica negli incidenti in ambiente montano), che nello sgombero sanitario dello stesso mediante manovre di recupero e calata di barella.

La seconda esercitazione si è invece conclusa poche ore fa lungo il corso del torrente Vizze (BZ) e sulla falesia della Val di Landro (BZ).

Nel primo scenario, alpini del Quinto e Finanzieri del Soccorso Alpino hanno inscenato il recupero di un individuo precipitato in forra mediante l’utilizzo di una teleferica, che ha permesso la calata di un operatore del soccorso con barella: questa complessa tecnica risulta estremamente utile in contesti in cui non è possibile l’intervento dell’elisoccorso a causa delle limitazioni imposte dall’ambiente circostante.

Nel secondo, ove hanno operato gli alpini del Sesto, sono state sperimentate, unitamente alla componente specialistica delle Fiamme Gialle, le tecniche di soccorso in roccia e progressione in parete, a cui si è affiancata una familiarizzazione con le procedure di imbarco e sbarco, con e senza verricello, da un elicottero AB412 della Guardia di Finanza.

Simili addestramenti, che prevedono il coinvolgimento di diversi corpi deputati al soccorso in ambiente montano, sono estremamente importanti per verificare l’interoperabilità del personale e degli equipaggiamenti in dotazione, e per verificare la funzionalità del piano di coordinamento esistente tra le varie amministrazioni: dal 2019 è stato infatti istituito un apposito Tavolo di lavoro per sviluppare delle sinergie – seppur nel pieno rispetto delle rispettive competenze ed attribuzioni specifiche – tra il Comando Truppe Alpine e il Comando Regionale Trentino Alto Adige della Guardia di Finanza, con la prospettiva di instaurare una cooperazione tecnica ed operativa nel settore, cooperazione che con il Soccorso Alpino Nazionale e il Comando Truppe Alpine è di fatto una realtà, alla luce dell’accordo siglato il 2 marzo di quest’anno tra le due Istituzioni.

La partecipazione ad operazioni di ricerca e soccorso in ambiente montano resta per gli alpini una sfida molto seria, che da un lato permette di contribuire in modo efficace al preziosissimo compito svolto dai corpi dedicati al soccorso alpino, dall’altro di poter affinare tecniche e capacità che si potranno rivelare utili anche nel contesto degli altri compiti istituzionali che le forze armate sono chiamate ad affrontare ogni giorno.

© STATO MAGGIORE ESERCITO

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