Testo e foto Raffaele Fusilli
A Scampia, nella piazza Giovanni Paolo II/piazza Ciro Esposito, dove dieci anni fa Papa Francesco abbracciò idealmente Napoli, il Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden” ha celebrato il 211° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, cerimonia suggellata dalla presenza del Vice Presidente della Camera dei Deputati, On. Sergio Costa, e dei Sottosegretari di Stato, Sen. Isabella Rauti e Dott.ssa Giuseppina Castiello.
Numerose le autorità politiche, militari, religiose e della Magistratura intervenute, oltre a cittadini e amici dell’Arma.
Oltre 700 studenti, accompagnati dai propri insegnanti, hanno assistito alla manifestazione, sottolineando il forte legame di amicizia tra la cittadinanza e i Carabinieri.
La significativa ricorrenza ricade il 5 giugno, data in cui nel 1920 la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima Guerra Mondiale.
Nelle ore immediatamente precedenti l’inizio delle celebrazioni, il Vice Comandante Generale dell’Arma e Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” ha reso gli onori ai Caduti dell’Arma.
Nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, alla presenza del Sig. Alessandro D’Acquisto, il Generale Minicucci ha deposto una corona di fiori “alla memoria” sulla tomba del Venerabile Servo di Dio Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare.
La cerimonia ha avuto inizio alle ore 09:30 con l’ingresso in piazza del Reparto di formazione, rappresentativo degli oltre 18mila Carabinieri che operano ogni giorno in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata.
Durante la manifestazione, oltre alla lettura del Messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il Generale Marco Minicucci nel suo intervento (in allegato) si è rivolto principalmente ai giovani ricordando loro quali sono gli ideali da seguire per far parte della numerosa schiera di cittadini onesti che al loro fianco avranno sempre i Carabinieri, com’è testimoniato dal legame indissolubile e imprescindibile tra i Carabinieri e la città di Napoli.
Particolarmente emozionante il momento della premiazione dei Carabinieri che si sono distinti in attività d’istituto:
- Medaglia d’Argento al Valor Civile all’App. Sc. Francesco Maiello per l’arresto, libero dal servizio, di un rapinatore;
- Medaglia d’Argento al Valor Civile al Brigadiere Giuseppe Prisco e all’App. Sc. Antonio Ascolese, per aver salvato una donna all’interno di un appartamento in fiamme;
- Medaglia di Bronzo al Valor Civile al Vicebrigadiere Mario Landi e all’App. Sc. Q.S. Girolamo Solina, per l’arresto di un uomo che, armato di pistola, minacciava un commerciante.
Consegnato il premio a quattro Comandanti di Stazione e un Comandante di Nucleo Forestale, particolarmente distintisi nel diuturno servizio istituzionale:
- Luogotenente Carica Speciale Fabio Galasso, Comandante della Stazione di Sassa (L’Aquila);
- Luogotenente Carica Speciale Damiano Mingo Maio, Comandante della Stazione di Palagianello (Taranto);
- Luogotenente Carica Speciale Domenico Colonna, Comandante della Stazione di Bernalda (Matera);
- Maresciallo Capo Carlo Menzulli, Comandante della Stazione di Caivano (Napoli);
- Maresciallo Ordinario Aniello Cioffi, Comandante del Nucleo Carabinieri Forestale di Marcianise (Caserta).
Il tenore Vittorio Grigolo, dopo aver accompagnato il commiato della Bandiera di Guerra del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” con il Canto degli Italiani, ha intonato le strofe del nessun dorma di Puccini per esaltare il sentimento di ottimismo che deve animare i giovani, nonché della canzone Caruso in onore della città di Napoli.
Le celebrazioni per il 211° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri non si sono concluse con la cerimonia della mattinata.
Il Comando Interregionale Carabinieri “Ogaden”, con il sostegno del Comune di Napoli e dell’Automobile Club di Napoli e il contributo di 42 sponsor, ha organizzato una serie di eventi in città.
L’iniziativa – denominata “Due giorni in Quattro Piazze”– ha avuto luogo il 7 e l’8 giugno e si rivolgeva a tutti i cittadini che hanno a cuore l’Arma e soprattutto ai giovani che hanno potuto vivere una vera e propria avventura tra gli stand dislocati nella città partenopea:
- Piazza Salvo D’Acquisto/Piazza Carità,
- Piazza del Plebiscito,
- Piazza Dei Martiri,
- Rotonda Diaz.
Erano in mostra cimeli, uniformi e accessori dei Carabinieri: dalla giberna alla feluca della Grande Uniforme, fino al casco da elicotterista e all’equipaggiamento da ordine pubblico della 1^ Brigata Mobile.
I più appassionati hanno potuto ritirare il passaporto “Amici dei Carabinieri” in uno degli stand presenti nelle 4 piazze e iniziare il percorso per le strade della città, passando nei 12 negozi che hanno aderito all’iniziativa per amicizia nei confronti dell’Arma.
DISCORSO DEL GENERALE MARCO MINICUCCI:
Ci siamo dati appuntamento in questa piazza per celebrare oltre due secoli di storia dell’Arma dei Carabinieri.
Sono tante le suggestioni che nascono dall’evento e dal luogo.
I Carabinieri hanno accompagnato il progresso del Paese in ogni passaggio storico: dal risorgimento, all’unità d’Italia, attraverso due guerre mondiali; dalla resistenza, alla liberazione; sino all’alba della Repubblica, nella ostinata lotta contro i nemici della democrazia: criminali ed eversori.
Istituzione a difesa delle Istituzioni: basterebbe questo ruolo a sostenere la celebrazione dell’Arma.
Ma vi è di più.
Una traccia permanente che ha attraversato il tempo per giungere intatta a noi, in questa giornata: il legame con la quotidianità degli italiani.
Un legame forte, indissolubile imprescindibile. Forte, perché ha resistito a prove durissime.
Nelle “Quattro Giornate”, quando il popolo partenopeo si rivoltò all’occupazione nazista, i Carabinieri furono al fianco degli insorti, cadendo in molti sulle stesse barricate, avvinti in un unico sogno di libertà.
A testimonianza di questo legame il Gonfalone di Napoli è stato infatti insignito della Croce d’Oro al Merito dell’Arma dei Carabinieri.
Un legame indissolubile. Provate a pensare cosa sarebbe l’Italia senza i carabinieri..?
Le insegne luminose che individuano le nostre Stazioni indicano luoghi di accoglienza e di ascolto.
Il volto dei comandanti di Stazione è quello dello Stato che interviene e che soccorre, affondando lo sguardo nei bisogni delle comunità.
Non è autocelebrazione, è la realtà dei fatti e di questo siamo orgogliosi e determinati a non fare un passo indietro.
Un legame imprescindibile. I Carabinieri sono nel cuore degli italiani e non solo.
In un mio recente viaggio in Iraq da Vice Comandante Generale ho raccolto dalle Autorità locali, tra cui il Ministro dell’interno, parole di stima e di elogio, con la richiesta di sempre maggiori collaborazioni.
La vostra stessa presenza così numerosa a questa cerimonia ne è un’immediata testimonianza.
Ma è altrettanto vero che per tutti noi Carabinieri non c’è un possibile altrove.
Non c’è un’alternativa al servire il bene comune.
Ebbene, noi oggi celebriamo questo patto di amicizia: forte, indissolubile, imprescindibile.
Lo facciamo in una piazza emblematica di questa Città, per affermare, con forza, che nessun luogo è irredimibile e la fatica di vivere delle tante persone oneste che abitano in queste strade deve avere, oggi e sempre, il riconoscimento e il sostegno di tutti.
Lo facciamo a Scampia, perché sia ben chiaro che lo Stato non lascia solo nessuno.
Da qui si ripartirà ancora una volta, tutti insieme, per rendere un luogo da troppo tempo conosciuto solo come degradato, un simbolo del rilancio e della riscossa dei cittadini onesti.
Ci sono tanti giovani. È un colpo d’occhio meraviglioso. Li ringrazio. Ringrazio i loro insegnanti.
La loro partecipazione rende questo evento una lezione di buona cittadinanza, proiettando nel futuro l’amicizia tra i Carabinieri e la gente di Napoli.
Ragazzi! I Carabinieri sono schierati lì soprattutto per voi. Guardateli!
I vostri occhi curiosi, puntati sui loro cuori, sono una forza incredibile.
La forza di cui hanno bisogno per essere sostenuti nel loro gravoso compito: allontanare lo squallore dell’illegalità dai vostri sogni di felicità, da ogni vostra splendida ambizione.
Non citerò i successi investigativi, pur numerosi, raggiunti con metodo e perseveranza al fianco della Magistratura e delle altre Forze di polizia.
Non mi soffermerò sulla dimensione, davvero importante, di un’attività di prevenzione condotta senza sosta, assieme ai Prefetti, alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza.
È un impegno che non ha prezzo, ma che certamente ha i suoi costi. Il costo di affanni e rinunce.
Il costo della stessa fatica fisica, quando – come non di rado capita – l’intensità dell’azione porta ad iniziare un nuovo giorno dopo una notte ininterrotta.
Il costo dell’attesa delle nostre famiglie, che ringrazio per il loro sostegno. Taluni tra noi non sono tornati.
Uomini, che non si proponevano di diventare eroi, ma che nel momento del bisogno sono rimasti fedeli a quell’ideale di bene comune, che intendevano costruire e difendere indossando questa uniforme.
Qualcuno potrà chiedersi quale sia il vantaggio di tanta integrità. La risposta è che essa genera fiducia. Questo è il più profondo senso del nostro impegno. Questo è il nostro modo di prenderci cura degli italiani.
Una lotta incessante rivolta alla corruzione e alla criminalità organizzata, non meno che a odiosi delitti, che colpiscono le componenti più fragili della nostra società.
Gli anziani, truffati nelle loro case, usando come leva affetti e paure.
Condotte criminose per le quali l’aggettivo ignobile non è sprecato e che lasciano un segno profondo nelle vittime.
Oltre al danno economico, c’è la ferita emotiva.
La sensazione di essere stati ingannati e derubati della propria dignità.
Per questo siamo impegnati in prima linea, oltre che sul piano investigativo, per diffondere in ogni modo avvertimenti di prevenzione.
Ancora: i delitti che riguardano i lavoratori, talvolta oppressi da una insana precarietà.
La Costituzione, la nostra guida, ci ricorda che ogni cittadino deve concorrere con la propria attività “al progresso materiale o spirituale della società”.
Ma non esiste occupazione senza dignità.
Infortuni e morti sui luoghi di lavoro feriscono la nostra coscienza, non meno di impieghi che, per le loro condizioni, sono reale sfruttamento e la negazione di una società che voglia dirsi autenticamente “civile”.
Non ultimi i delitti che colpiscono e umiliano le donne, vittime della violenza domestica e di genere.
L’Italia si è dotata di un apparato penale tra i più avanzati in Europa. Tuttavia il solo approccio repressivo, pur irrinunciabile, non è risolutivo. Pesano fattori di ordine culturale, che condizionano lo stesso percorso di consapevolezza.
Un pensiero alla povera Martina – non ancora quindicenne – ultima vittima di un concetto distorto di amore.
Un abbraccio di tutti noi alla Sua famiglia, il cui dolore non potrà mai essere colmato, neanche dall’immediato arresto del Suo carnefice.
Alla popolazione di Afragola, sconvolta dall’episodio, qui rappresentata dal Suo primo cittadino, il nostro sostegno.
Mi avvio a concludere. Ho vissuto 46 anni con le stellette e da 41 indosso gli alamari.
Lasciatemi guardare con ottimismo al futuro, lo devo anche ai miei nipoti.
Lo stesso ottimismo, quel forte sentimento che tra poco sprigionerà dalla possente voce del tenore Vittorio Grigolo nel vincerò pucciniano.
Non ci sono parole più belle, non c’è melodia più evocativa cui affidare la nostra promessa di un rinnovato impegno e con cui preannunciare gli atti di valore compiuti dai nostri commilitoni che saranno tra poco premiati.
La prosperità della Nazione, in cui noi tutti confidiamo, non è solo un fatto economico.
Ha bisogno di uno stimolo che nessun mercato può offrire: lo spirito di una comunità in grado di riconoscere sé stessa.
In questo, i Carabinieri non sono solo lo scudo della Nazione, ne sono il collante.
Non finiremo mai di portare ogni giorno il nostro contributo di altruismo alla costruzione della casa comune.
Così continueremo ad accompagnare il cammino dei cittadini onesti, come è da oltre due secoli: figli orgogliosi dell’Italia migliore.
VIVA L’ ITALIA!